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La notte dei senza dimora a Palazzo Moroni. Marta Nalin: «Il comune ha riattivato servizi e pensa a progetti di reinserimento»

«Abbiamo riattivato l'unità di strada, uscirà la gara per l'asilo notturno con delle novità, riattivato quello diurno, investito centomila euro in materiali per aiutare chi è senza una casa"

La diciannovesima edizione de la Notte dei Senza Dimora si è svolta nel cortile di Palazzo Moroni, mercoledì 17 ottobre. La prima edizione fu promossa nel 1999 da Terre di Mezzo con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sulla condizione estrema nella quale vivono le persone senza dimora. Venne scelta, come data, il 17 ottobre, giorno in cui ricorre la Giornata Mondiale della lotta alla povertà, istituita dall’ONU nel 1992. Da quel giorno la Notte si celebra in moltissime città italiane con l’obiettivo di informare, denunciare e proporre soluzioni e piani di azione per migliorare la lotta alla povertà estrema.

500

Da una stima calcolata sulla base di dati Istat, dati del piano di zona ed esperienza sul campo delle organizzazioni, i senza dimora a Padova risultano circa 500, mentre il totale dei posti letto in dormitori ordinari, seconde accoglienze e posti che si aggiungono in maniera straordinaria nel periodo invernale, sono appena 250.

Invisibili

«Questa è la casa di tutti, per questo - spiega l'assessora al sociale - siamo a palazzo Moroni. I senza dimora sono persone che ricercano loro stessi l'invisibilità, per stare al sicuro. Sono invisibili però anche perché la loro situazione fa paura, peché potrebbe succedere a tutti di ritrovarsi in una situazione così, quindi si tende a chiudere gli occhi per non vedere. Noi abbiamo il dovere di accendere invece i riflettori su di loro. Vedere discriminazioni e diseguaglianza è una cosa che non può lasciarci indifferente». Cosa sta facendo il comune in questo senso? Come si aiuta chi è in condizione di povertà? «Abbiamo riattivato l'unità di strada, uscirà la gara per l'asilo notturno con delle novità, riattivato quello diurno, investito centomila euro in materiali per aiutare chi è senza dimora. Ma soprattutto noi come amministrazione stiamo costruendo percorsi che agevolino il reinserimento nella società, con l'obiettivo di togliere le persone dalla strada e dare loro una nuova possibilità. Perché queste sono persone che hanno perso la fiducia, anche in loro stess».

Associazioni

Queste le realtà che hanno dato vita alla serata: Associazione Elisabetta d’Ungheria, Associazione Elisabetta Turingia d’Ungheria, Associazione Granello di senape, Avvocato di Strada Onlus – Padova, Caritas Padova, Cooperative Città Solare – Nuovo Villaggio, Croce Rossa Italiana – Comitato di Padova, Cucine Economiche Popolari Padova, Fondazione La Casa onlus, Gruppo R, Noi sulla strada, Ronda della solidarietà – Padova, Società Cooperativa Sociale COSEP.

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