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Nuova questura, i soldi con la vendita o l'affitto dell'attuale sede

Nel consiglio di ieri sera convocato in Stazione sul tema della sicurezza, l'impegno della Provincia alla realizzazione del nuovo edificio. Nessun sbilanciamento sulla localizzazione. Destinati 200mila euro ai Comuni per la telesorveglianza

Si è tenuto ieri sera, come da programma, il consiglio provinciale convocato in via straordinaria in stazione. Tema chiave, la sicurezza della città in relazione alla recente escalation di criminalità e fatti di sangue registrati.

LA PRESIDENTE DEGANI. “Ho sperimentato in maniera diretta cosa vuol dire arrivare la sera in stazione e i rischi che i cittadini corrono – ha detto la presidente della Provincia, Barbara Degani – Ogni giorno passano da qui 13.600 pendolari tra lavoratori e studenti e 73mila turisti all’anno arrivano in stazione. Questo è il nostro biglietto da visita e la Provincia non accetta l’accusa di non aver fatto nulla in tema di sicurezza. Siamo sempre stati presenti e abbiamo speso molto. Solo per l’area della Sita abbiamo investito 6 milioni di euro per risanare la zona”.

PROVINCIA E FORZE DELL'ORDINE. Presenti le autorità politiche provinciali e i vertici delle forze dell'ordine, dal prefetto Ennio Sodano al nuovo questore Vincenzo Montemagno, il comandante provinciale dei carabinieri Renato Chicoli e della Guardia di Finanza Ivano Maccani.

ZANONATO ASSENTE. Grande assente il sindaco, Flavio Zanonato, che in una lettera alla presidente del consiglio provinciale, Luisa Serato, aveva anticipato la non partecipazione e ribadito la propria posizione sul futuro della nuova questura, ossia sulla sua localizzazione nell'area vicino alla stazione, dietro al tribunale.

GLI IMPEGNI SOTTOSCRITTI. Nessun sbilanciamento, da parte della Provincia, sul sito più idoneo per la nuova questura, ma un impegno sì, nero su bianco, per la sua realizzazione: l'ente è infatti pronto a mettere a disposizione quanto ricaverà dalla vendita o dall’affitto dell’attuale stabile di piazzetta Palatucci. La giunta provinciale si è inoltre impegnata a stanziare 200mila euro per lo sviluppo del sistema di telesorveglianza in forma associata da parte dei Comuni. Infine la promessa di aprire un tavolo di confronto con le amministrazioni della provincia per elaborare proposte condivise sul tema della sicurezza.

IL PREFETTO. “Padova non è il Bronx – ha esordito in un ficcante intervento il prefetto Sodano - Non c’è un'emergenza criminalità, i numeri lo dimostrano, anche se non bastano a vincere la paura. La politica non si limiti a polemizzare su sicurezza e immigrazione, delegando l'intervento alle forze dell'ordine. Serve il contributo di tutta la società civile”.

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