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Un anno di Giordani bis, l'opposizione: «Città deserta. Ha aumentato tutto»

Lega e Fratelli d'Italia tornano ad attaccare il sindaco ad un anno dalla sua rielezione: «Tari, Imu, biglietti del trasporto pubblico, costi e tempi delle opere. Tutto incrementato. Le famiglie e le giovani coppie scappano»

Un anno di Giordani bis. L'opposizione boccia in toto l'inizio di mandato. «Giordani ha reso questa città il deserto dei barbari. I giovani la stanno abbandonando e si stanno trasferendo in provincia, perché Padova sta diventando invivibile» sostiene la consigliera di Fratelli d'Italia, Elena Cappellini. «Dopo un anno dall'inizio del suo mandato, si può dire che lui faccia politica soprattutto per i Comuni limitrofi e quindi i suoi colleghi di Vigonza, Noventa o di Albignasego dovrebbero ringraziarlo - prosegue Cappellini - .Sta facendo di tutto per allontanare le giovani famiglie dalla città, amministrando la città senza puntare sulla sicurezza e riducendo molti quartieri e vie ad una Casbah». Eppure c'è chi si lamenta della troppa movida.

Aumenti

Per Lega e Fratelli d'Italia non c'è niente da salvare: «Volendo riassumere quest'anno, in continuità con gli altri cinque, basterebbe dire che è aumentato tutto - evidenzia il capogruppo di Fratelli d'Italia, Matteo Cavatton - .E' aumentata la Tari, l'Imu, aumenterà presto l'Irpef, i costi di tutte le opere pubbliche, i tempi per realizzarle, mentre è riuscito a diminuire lo spazio del confronto democratico. Credo che lui e la sua giunta si siano trovati bene durante il periodo in cui le norme anti Covid non permettevano di incontrarci, visto che da quel momento in poi avere possibilità di discutere è diventato sempre più difficile».

Lega

Anche i leghisti Eleonora Mosco e Ubaldo Lonardi bocciano il suo operato su tutta la linea: «Siamo molto preoccupati - dice l'ex vicesindaca - perché in questa città si vive di immobilismo e ideologia. Tutto ruota attorno a questi due principi, che però poi contrastano con la buona amministrazione. Dal punto di vista della mobilità il lavoro fatto finora è pessimo e punta solamente ad eliminare le auto, ma poi imbottiglia la città ad ogni accesso, da est ad ovest e da nord a sud. In più, i prezzi dei parcheggi sono diventati insostenibili e il servizio di trasporto pubblico scadente. Temi, tra l'altro, su cui la maggioranza è evidentemente spaccata, come sulla movida». «Diranno che sono tutte bugie ed andranno a querelare, ma io so quello che dico: al tram ormai credono solo a Padova e Medellin, i costi hanno raggiunto il mezzo miliardo di euro come avevamo previsto noi e ora si danno anche dei pareri ambientali scandalosi da soli – chiude il vicepresidente del Consiglio comunale, Ubaldo Lonardi - .Stanno barando sul cronoprogramma: per fare la prima linea ci sono voluti sei anni e loro ce ne metteranno due per farne una molto più lunga?».

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