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Parco Mura e Pediatria: uno è di troppo

L’impatto della nuova torre (lunga 72 metri e alta 31, come 10 piani di un condominio) sulle Mura e sulle gallerie sottostanti il Baluardo Cornaro (a pochi metri dalla nuova costruzione) preoccupa associazioni, comitati e l'ordine degli architetti

«Il nostro desiderio è innanzi tutto quello di informare la cittadinanza su quello che sta avvenendo perché  secondo noi non è chiaro», spiega Vittorio Spigai, che è tra gli intervenuti alla conferenza stampa organizzata da comitati e associazioni per accendere i riflettori sull'impatto che potrebbe avere la nuova pediatria sul parco della mura. «Cosa e che trasformazioni ci saranno nella zona ospedaliera? Stanno partendo i lavori per il parco delle mura e diventa contraddittorio che da una parte lo si voglia salvare e dall’altre distruggere». A mobilitarsi sono l'Ordine degli Architetti, P.P. e C. di Padova, Italia Nostra sez. di Padova, Comitato Mura di Padova, Legambiente Padova, Ass. Amissi del Piovego, Gruppo Giardino, Storico dell’Università di Padova, Gruppo inCivilis-Padova, AR/CO - Architettura Contemporanea; Associazione fondata da Oddone Longo, Ass. Filosofia di Vita – Padova CESP, Centro Studi per la scuola pubblica Rivista "Galileo", Associazione Nazionale "Attuare la Costituzione" e Città Amica.

«Non si capisce se la volontà principale - spiegano - sia del comune o della regione. Sottolineamo nuovamente l’impatto della nuova torre (lunga 72 metri e alta 31, come 10 piani di un condominio) sulle Mura e sulle gallerie sottostanti il Baluardo Cornaro (a pochi metri dalla nuova costruzione). Ciò comporta la definitiva devastazione di una parte della città storica e dell'area ospedaliera (oggi congestionata, impresentabile e già oggetto di infelici scelte urbanistiche degli anni '50) e la perdita, per sempre, di una delle più insigni opere del Sanmicheli. Una diversa localizzazione permetterà di non dilapidare pubbliche risorse (65 milioni di euro) per un enorme edificio polifunzionale, che da un lato non tiene in considerazione le esigenze ambientali nella cura dei bambini relegati in un parallelepipedo di cemento in mezzo al traffico e senza spazi verdi, e dall'altro distrugge l’immagine di questo settore del centro storico e di una parte importante delle Parco delle Mura e delle Acque. Laddove, per lo stesso Parco (che l’Amministra-zione sta valorizzando e di cui in questi giorni sono iniziati i lavori) sono oggi stanziati circa 9 mil di euro, e ne serviranno molti altri per consegnare alla città l’opera compiuta. Tutto ciò è evidentemente contraddittorio e, oltre a prefigurare un uso discutibile di denaro pubblico, vanifica oltre trent’anni di studi e dibattiti cittadini per un Parco che, collegando gli altri parchi urbani e il sistema storico-fluviale del territorio, darà a Padova nuovo decoro, vivibilità, salubrità e rilancio turistico sostenibile».

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