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Politica Monselice

Post su Facebook dell'assessore finisce sulle porte del Comune

A Monselice le frasi pubblicate sul social network da Andrea Tasinato l'11 febbraio scorso, inerenti alla corruzione in ambito pubblico, sono finite in municipio accompagnate dalla frecciata di qualche avversario

A palazzo Tortorini, sede del municipio a Monselice, c'è qualche mal di pancia in corso. Sarà l'approssimarsi delle elezioni? Chi lo sa. Sta di fatto che il clima non è dei più distesi e lo dimostra l'ultima vicenda che - come riportano i quotidiani locali - vede un post, pubblicato su Facebook dall'assessore ai lavori pubblici Andrea Tasinato, passare dal web alle porte degli uffici del Comune, dove è stato affisso, a sua insaputa, accompagnato da un commento anonimo dell'autore del "volantinaggio".

IL POST. Secondo quanto riportato dalla stampa locale l'assessore l'11 febbraio scriveva: "La corruzione italiana è aumentata a livelli esponenziali subito dopo Tangentopoli. Questo grazie alla legge Bassanini. Prima del 1997 la responsabilità politica e gestionale era in capo all'organo politico quale per esempio assessore, sindaco ecc. Tutti gli atti venivano firmati dagli amministratori comunali che ne erano responsabili dal punto di vista penale. Tali atti venivano sottoposti ai controlli del Coreco, Corte dei Conti ecc. Il motivo della crescita della corruzione dipende soprattutto dal fatto che i dirigenti e funzionari rimangono nelle loro funzioni fino all'età pensionabile. I politici invece ogni cinque anni cambiano o ruotano nelle loro deleghe".

POLPETTINA AL VELENO? Chi si è "prodigato" a stampare le copie del post poi appeso in Comune ha commentato scrivendo che quelle righe rappresentavano ciò che Tasinato pensava di tutti i dipendenti pubblici. Inevitabile lo scompiglio, nonostante la replica dell'assessore che ha assicurato di non aver scritto quel post pensando ai dipendenti pubblici di palazzo Tortorini.

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