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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Processo Valandro, nuovo rinvio Stival rincara sull'orango a Kyenge

Mentre slitta ancora l'udienza per l'ex consigliera di quartiere padovana accusata di "istigazione a commettere atti di violenza sessuale per motivi razziali", l'assessore regionale interviene sul caso Calderoli: "Povero animale paragonato al ministro"

Dopo il primo rinvio dello scorso primo luglio, il giudice del tribunale di Padova ha deciso di aggiornare l'udienza che vede Dolores Valandro, l'ex consigliere di quartiere di Padova della Lega Nord (immediatamente espulsa dal partito dopo i fatti), imputata per "istigazione a compiere atti di violenza sessuale per motivi razziali", a mercoledì 17 luglio a causa di uno sciopero indetto dall'Organismo unitario avvocatura. La Valandro aveva pubblicato un choccante post su Facebook in cui, rivolgendosi alla ministra per l'Integrazione Cécile Kyenge, scriveva "Ma mai nessuno che se la stupri?...". Al processo il Comune di Padova si è costituito parte civile.

IL MINISTRO E L'ORANGO. L'attacco della ormai ex leghista padovana alla rappresentante del Governo di origini congolesi non è stata né la prima né l'ultima di una lunga serie di infelici uscite in particolare degli esponenti di tutti i ranghi del Carroccio. L'ultimo in ordine di tempo è dell'assessore regionale ai Flussi migratori Daniele Stival, che sulla propria bacheca Facebook ha condiviso un post della pagina "L'Antipolitica" (poi cancellato) in cui si scriveva: "Riteniamo vergognoso che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta a un ministro congolese". La frase si inserisce all'interno della vicenda sulle dichiarazioni dell'ex ministro Roberto Calderoli, che durante un comizio ha paragonato Cécile Kyenge "a un orango". Altro round quindi di una diatriba che continua da un paio di mesi. Il gruppo regionale del Partito Democratico in Regione in una nota ha già chiesto una presa di distanza da parte del presidente del Carroccio Luca Zaia e le dimissioni dell'assessore Daniele Stival.

LA REPLICA DI STIVAL. L'assessore ha confermato di avere postato il link ma che si è trattato di un errore. Per questo poi ha deciso per la sua rimozione dalla bacheca. "E' stata solo una battuta, una delle tante che magari faccio e metto su facebook, mi rendo conto - aggiunge - che è pesante e me ne dissocio togliendola. A me però - continua - la politica di questo ministro non piace e su quel fronte resto sulle mie posizioni anche se mi rendo conto che siamo su due piani diversi e che quindi l'immagine la devo rimuovere".

IL COMMENTO DI ZAIA. "Mi dissocio da quello che ha scritto e lo invito a scusarsi e cancellare il post da facebook": lo ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto, sulla vicenda della foto postata su Facebook dall'assessore. "A Stival ricordo, per ricordarlo a me stesso e agli altri assessori - aggiunge Zaia -, che da noi i veneti si aspettano soluzioni ai loro problemi, come la disoccupazione giovanile e una sanità sempre più efficiente, e non di perdere tempo su inutili e ingiustificabili commenti a vicende come queste". Per quanto riguarda invece Calderoli, Zaia dice: "da Calderoli un'uscita infelice senza se e senza ma. L'unica cosa da fare sono le scuse, che Calderoli ha fatto".

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