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L'emergenza profughi è dovuta al fatto che i fenomeni sistematicamente non vengono gestiti con serietà

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Lo stato di emergenza che caratterizza l'arrivo dei profughi è dovuto al fatto che chi ha responsabilità amministrative e politiche si sottrae dall'affrontare e gestire con serietà il problema.

Se da un lato si poteva prevedere con largo anticipo l'arrivo di queste persone grazie all'assenso per l'accoglienza dato dagli amministratori leghisti della regione, dall'altro i Sindaci non hanno mai affrontato seriamente la questione.

Va quindi detto che il tentativo di Enoch Soranzo, presidente della Provincia di Padova, di riunire tutti i Sindaci attorno ad uno stesso tavolo è ammirabile ed è l'unica via per risolvere la problematica dell'accoglienza.

Un sindaco dovrebbe risolvere i problemi. Invece ci si trova di fronte ad alcuni primi cittadini che non hanno l'interesse a risolvere nulla ma solo a garantirsi trafiletti polemici sui giornali e confondere l'opinione pubblica, vera vittima di questa emergenza, per le proprie insulse questioni di consenso territoriale.

Amministratori e politici seri si sarebbero seduti attorno ad un tavolo già mesi fa quando l'emergenza iniziava a prendere piede, vedi i casi di Battaglia Terme e Torreglia comuni dove sono presenti centinaia di profughi.

E' ignobile, inoltre, chei sindaci del bacino termale si dimostrino tanto scandalizzati per la questione profughi quando non hanno osato proferire verbo e prendere posizioni chiare riguardo le questioni di tangenti e malaffare che caratterizzano Abano e Montegrotto come denunciato dall'assessore preso con le mani nel sacco.

Sono assolutamente convinto che un ipotetico arrivo di numerosi profughi potrebbe rappresentare un danno per il nostro territorio a vocazione turistica (non sono ancora arrivati questi profughi), ma sono altrettanto convinto che la mancanza di competenza di chi amministra il territorio porti danni ancora più duri da sradicare. Non vorrei che la questione profughi diventasse l'ennesimo capro espiatorio per nascondere le vere responsabilità di chi ha gestito in maniera poco lungimirante e fallimentare il bacino termale euganeo.

Un passo estremamente sbagliato è la risonanza mediatica che si dà al fenomeno, risonanza che ha toccato il picco proprio ieri quando il presidente dell'associazione albergatori, forse in funzione di trovare anche lui un po' di visibilità visto che l'associazione sta colando a picco perdendo pezzi, ha tentato di riunire goffamente i sindaci della provincia attorno ad un tavolo.

Deleterio in questa occasione aver dato in bocca alla stampa i momenti di litigio tra i sindaci e i rappresentanti della regione dove si sono evinte la mediocrità e l'assoluta mancanza di volontà di risolvere il problema profughi, che come ribadisco si è obbligati ad accogliere grazie a scelte assurde prese a livello regionale. Di sicuro il tavolo non è stato pensato per trovare una soluzione ma solo per dare la parvenza che qualcuno si muova, magari chi ha la voce più grossa.

Alle problematiche non ci si può sottrarre. Se i fenomeni di emergenza non si governano con serietà prendono il sopravvento con danni immensi.

Quindi i Sindaci si siedano attorno ad un tavolo e trovino una soluzione seria e perseguibile. Avrebbero dovuto farlo mesi fa ora potrebbe essere troppo tardi.

Riccardo Mortandello Circolo Sandro Pertini - Partito Socialista Italiano federazione di Padova

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