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Referendum sulle trivellazioni, urne aperte dalle 7. Alle 23 la chiusura dei seggi

Perché la consultazione abbia validità bisognerà raggiungere il quorum (50% più uno degli aventi diritto al voto). Quorum non raggiunto, ma affluenza del 31,2% e Padova la città del Nord con più votanti

C'è tempo fino alle 23 di domenica per votare sì o no al referendum contro le trivellazioni in mare. Nel Veneziano i seggi si sono regolarmente aperti alle 7 della mattina, e per 16 ore tutto l'elettorato potrà esprimere il proprio parere sul quesito di voto. Solo nel Comune di Venezia potranno recarsi alle urne 198mila persone, la maggior parte di sesso femminile (105mila). Affinché la consultazione abbia valore, è indespensabile raggiungere il quorum, ovvero il 50% più uno degli elettori votanti.

AFFLUENZA PARZIALE - Poca partecipazione dei cittadini del Padovano: nella prima rilevazione parziale delle 12, a Padova ha votato l'11,77% dell'elettorato. Ben più bassa la media in provincia con solo il 10,94% degli aventi diritto che si è presentato alle urne per esprimere il proprio voto. San Giorgio delle Pertiche il Comune più partecipe, con il 13,40% degli elettori che si è presentato regolarmente alle urne, Piacenza D'Adige, invece, con un'affluenza del 6,25% è la "pecora nera". Alle 19 l'affluenza è stata del 30,93% con Padova che ha registrato il 31,75%. 35,50% a San Giorgio delle Pertiche risultato ancora il Comune con più votanti. Alla chiusura dei seggi Padova aveva l'affluenza più alta con il 41,4%, in Provincia affluenza del 31,2%. Per il sì ha votato l'85%, per il no il 14%.

IL QUESITO - "Volete voi che sia abrogato l'art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006,  n. 152,  "Norme in materia ambientale", come sostituito dal comma 239 dell'art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 "Disposizioni per la  formazione  del  bilancio annuale e pluriennale  dello  Stato  (legge di  stabilità 2016)", limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale"?.

SÌ O NO - Se si vuole mantenere la norma introdotta nella Legge di Stabilità 2016, nella quale si prevede che gli impianti per l’estrazione di gas e petrolio possono restare attivi finché il giacimento sarà esaurito, bisognerà votare per il “no”. Se invece si vuole impedire la produzione con la scadenza delle concessioni già rilasciate, si dovrà votare per il “sì”. Si tratta di un voto che riguarda da vicino il Veneto ed in modo particolare l'area Delta del Po, al confine tra Polesine ed Emilia Romagna, dove sono ancora in ballo alcune concessioni.

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