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Regione Veneto, sanità: tavolo permanente con i sindacati, 16 sigle a confronto con l'assessore

Il lavoro è partito con un approfondimento su tre temi di grande rilievo, proprio in riferimento alle questioni riguardanti il personale: l’utilizzo delle graduatorie concorsuali da parte delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale; le norme e le problematiche per la stabilizzazione del personale precario

Sedici organizzazioni sindacali del comparto sanitario, della dirigenza dell’area sanità e della dirigenza professionale tecnica e amministrativa si sono sedute a un Tavolo comune con l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, per avviare in concreto il confronto periodico permanente sui temi del settore, in particolare riguardo al personale, concordato con uno specifico protocollo d’intesa siglato nel luglio scorso.

Tre grandi temi

Il lavoro è partito con un approfondimento su tre temi di grande rilievo, proprio in riferimento alle questioni riguardanti il personale: l’utilizzo delle graduatorie concorsuali da parte delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale; le norme e le problematiche per la stabilizzazione del personale precario; lo stato delle procedure di reclutamento del personale messe in atto da Azienda Zero. «Al personale – fa notare l’Assessore – abbiamo riservato un’attenzione particolare, con la significativa vittoria dell’inserimento a livello nazionale di una quota del Fondo Sanitario (il 2% anche se noi avevamo proposto il 3%) per forme di incentivazione e riconoscimento professionale, come il potenziamento dei servizi e il riconoscimento del servizio in aree disagiate, a partire dalla montagna, ma non solo. In questa partita rientra anche la soluzione del problema legato al trattamento economico all’Azienda Ospedaliera di Padova».

Il confronto

«In generale sono tutti temi sui quali il confronto è necessario, oltre che utile – ha detto l’Assessore Manuela Lanzarin intervenendo in un clima sereno e collaborativo – anche perché le azioni a livello regionale  e le norme nazionali stanno determinando un nuovo quadro, mi auguro migliorativo, per affrontare l’emergenza nazionale della carenza di personale. Il Veneto è stato, ed è, il motore nazionale che ha portato alla definizione di svariate proposte, molte delle quali sono entrate nel nuovo patto Nazionale per la Salute e, giusto ieri, nel milleproroghe con alcuni emendamenti significativi. Siamo i primi in Italia ad aver sottoscritto un accordo formale con le Università di Padova e Verona per l’assunzione degli specializzandi al quarto e quinto anno negli ospedali e i risultati si stanno già vedendo nei concorsi di Azienda Zero; abbiamo sostenuto e ottenuto la permanenza volontaria in servizio dei medici fino a 70 anni; ci siamo spinti fino a realizzare due bandi per i medici laureati e abilitati, ma non specializzati, sui quali stiamo attendendo il pronunciamento del Tar dopo un ricorso che è stato presentato; attendiamo con fiducia la trasformazione in norme delle varie previsioni contenute nel Patto per la Salute, tra le quali anche l’allargamento della possibilità di assunzione per gli specializzandi al terzo anno».

Le graduatorie

Buone notizie sono arrivate, oggi, anche per i termini di utilizzo delle graduatorie, che potranno essere ativate non soltanto per quanto riguarda i vincitori, ma anche gli idonei. «Finora – ha detto l’Assessore – se un bando aveva 70 posti e mille idonei, si dovevano assumere quei 70 e buttare via la graduatoria, ed era senza senso. Per quanto riguarda le stabilizzazioni, il quadro di riferimento nazionale è stato definito “un ginepraio di norme, disposizioni e circolari. Una cosa è però certa – ha detto l’Assessore – ed è che la Regione Veneto è pronta a favorire ogni azione di stabilizzazione possibile sulla base delle normative nazionali, che stiamo monitorando con grande attenzione». Apprezzamento generale è stato espresso per il lavoro di reclutamento del personale da parte di Azienda Zero, con alcuni dati significativi. I concorsi e avvisi conclusi a tutto il 10 febbraio 2020 hanno permesso di inserire in graduatoria 770 specialisti e ben 355 specializzandi. Per quanto riguarda il personale del comparto, a tutto il 16 dicembre 2019 erano stati inseriti in graduatoria 9.300 partecipanti, a fronte di una richiesta di posti da parte dei direttori generali delle aziende sanitarie di 462. Rispetto a futuro prossimo, i concorsi per i medici con data fissata per l’espletamento contano su 1596 domande pervenute, delle quali 239 da specializzandi, a fronte di una richiesta dei DG di 270 figure. 1532 sono invece le domande pervenute per il comparto, per 84 posti richiesti dai DG.

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