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Oltre 50 liste civiche venete riunite a Padova: «Costruiamo un'alternativa per le Regionali»

Afferma la consigliera regionale Elena Ostanel: «Crediamo che in Veneto un'alternativa sia davvero possibile e passi soltanto attraverso azioni condivise e un patto di collaborazione che allarghi il campo dell'alternativa a Zaia, o a quello che rimarrà dopo di lui»

In una regione in cui il quadro politico sembra immutabile da decenni, oltre 50 civiche da tutto il Veneto, a partire dai capoluoghi - Venezia (Venezia Verde e Progressista), Padova (Coalizione Civica per Padova e Padova insieme), Vicenza (Coalizione Civica Vicenza), Rovigo (Civica Rovigo) - fino ai Comuni più piccoli (San Gregorio nelle Alpi, Motta di Livenza, Salzano, Cadoneghe e altre) e i rappresentanti regionali delle organizzazioni politiche venete (il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Possibile, Sinistra Italiana, Europa Verde) si sono ritrovati oggi, domenica 15 ottobre, al Parco Prandina di Padova per cominciare a delineare un orizzonte politico di cambiamento in vista delle prossime elezioni regionali in Veneto e per rafforzare il rapporto tra Il Veneto che vogliamo e le molte realtà civiche connesse.

Civiche

Afferma il co-portavoce Carlo Cunegato: «La precondizione è la costruzione di una alternativa chiara alla destra che ha governato la regione negli ultimi 30 anni. Serve coinvolgere non solo i soggetti politici organizzati ma anche tutte quelle persone che ritengono necessario un cambiamento. Per ottenere questo obiettivo abbiamo alcune proposte, che hanno prima di tutto l’ambizione di creare i presupposti che favoriscano un’ampia partecipazione a questo percorso di alternativa: sanità pubblica, tutela dell’ambiente e trasporto pubblico locale, contrasto alle disuguaglianze, lavoro di qualità». Aggiunge l'altra co-portavoce Vania Trolese: «Per questo, invece di lanciarci in una proposta in solitaria, con questa Assemblea rivolgiamo un appello, a partire da tutte le forze di minoranza rappresentate in consiglio regionale, per dare vita ad un vero e proprio “Tavolo permanente per l’alternativa in Veneto”, che sia motore dell’iniziativa politica dei prossimi anni, fino alle elezioni regionali. Un Tavolo, accettato dalle altre organizzazioni politiche presenti, che si dia un metodo di lavoro comune e che porti alla sottoscrizione di un “Patto di collaborazione”, in grado di creare i presupposti che allarghino il campo dell’alternativa alle destre in regione a partire dalle tante persone e realtà organizzate della società civile che sentono il bisogno di un cambiamento profondo nel modo di governare la nostra regione». Conclude la consigliera regionale Elena Ostanel: «Crediamo che in Veneto un'alternativa sia davvero possibile e passi soltanto attraverso azioni condivise e un patto di collaborazione che allarghi il campo dell'alternativa a Zaia, o a quello che rimarrà dopo di lui».

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