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Politica Monselice

Ruzzante, Liberi e Uguali: «Diossina e Pcb sul Monte Ricco, scaricabarile da Arpav e Ulss»

«Zaia che fa? Stanno temporeggiando, in ballo c'è la saluta pubblica: presentato un'interrogazione»

Riceviamo e pubblichiamo

«Che senso ha che l'Arpav si rifiuti di effettuare nuovi prelievi, sostenendo che la competenza sia dello Spisal dell'Ulss 6? Il problema riguarda certo la sicurezza dei lavoratori forestali che operano nella zona, ma si tratta anche di una questione di salute pubblica: ricordo che i campionamenti messi in discussione dalla Forestale Ovest sono quelli che, avendo fornito esiti rassicuranti, hanno poi condotto il sindaco di Monselice a ritirare l'ordinanza di interdizione all'accesso nel sovramonte della scuola Cini».

I pericoli

«Sulla salute non si scherza – aggiunge Ruzzante – se le due analisi effettuate hanno riguardato tipologie di suolo diverse e non comparabili, bisogna procedere subito con ulteriori accertamenti. Va accertata con precisione l’entità e la diffusione di questi pericolosi inquinanti e va anche individuata  la fonte di provenienza». Così il consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), che nella giornata di mercoledì ha depositato l'interrogazione a risposta immediata "Pericolo diossina e pcb sul monte Ricco: l'Arpav rifiuta di attivare i dovuti campionamenti! La giunta regionale come interverrà?". «Lo scaricabarile da un ente regionale all’altro è inaccettabile, i lavoratori forestali e i cittadini di Monselice hanno diritto di conoscere il reale livello di presenza di diossine e pcb presente nell'area di Monte Ricco. La Giunta Zaia ha il dovere di intervenire in tempi celeri ai fini della verifica del rischio per la salute - conclude Ruzzante - far finta che un problema non esista non significa averlo risolto».

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