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Ruzzante e Bartelle: «Padova perde 77 posti letto. Preoccupati per Sant'Antonio e Iov»

«Casa di cura Abano Terme declassata, Pronto Soccorso e 150 posti di lavoro a rischio: Giunta Zaia apra un dialogo»

Riceviamo e pubblichiamo

«Ancora una volta la giunta Zaia vuole penalizzare la sanità pubblica padovana. Con le nuove schede ospedaliere, il sistema sanità padovano perde ben 77 posti letto. Un saldo determinato da due cifre di segno opposto: da un lato, l'aumento di 354 posti letto nell'Azienda ospedaliera, in buona parte dovuto al trasferimento del Sant'Antonio. Sull'altro piatto della bilancia c'è però la mazzata all'Ulss 6 Euganea, che perde in un colpo solo ben 431 posti letto. I tre nodi principali nel Padovano sono quelli dell’ospedale Sant'Antonio, dello Iov e della Casa di cura di Abano Terme, declassata a struttura integrativa con un futuro incerto per il Pronto Soccorso e 150 posti di lavoro a rischio».

Ridimensionamento

«Per lo Iov c'è un concreto rischio di ridimensionamento a favore della struttura di Castelfranco. Infine, per quanto riguarda l’ospedale Sant'Antonio: è giusto pianificare il futuro della sanità padovana tenendo conto del nuovo ospedale, ma se questo arriverà tra oltre 10 anni come confermato oggi dal direttore generale della sanità è evidente che nei prossimi 5 anni il Sant'Antonio deve restare l’ospedale dei padovani, dunque non si capisce il senso della riorganizzazione prevista dalle schede presentate oggi. Condividiamo le preoccupazioni espresse in questi giorni dai lavoratori, dalle sigle sindacali, dagli amministratori locali e per questo chiediamo alla Giunta di fare un passo indietro e di aprire un dialogo».

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