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Cappellini: "Niente sale ai neofascisti? L'amministrazione usa due pesi e due misure"

La consigliera di Libero Arbitrio all'attacco: "Servono provvedimenti anche per i gruppi eversivi e antidemocratici"

Ha scatenato un inevitabile polverone la decisione del sindaco Sergio Giordani di accogliere, durante il consiglio comunale di lunedì sera, la proposta della consigliera Daniela Ruffini (Coalizione Civica) di non concedere più sale pubbliche a movimenti che richiamano al fascismo. Ed Elena Cappellini, consigliera del gruppo Libero Arbitrio, è stata tra le prime a far sentire la propria voce a riguardo.

"Provvedimenti anche per i gruppi eversivi"

Elena Cappellini non ci sta, ed annuncia una contromossa: "Se gli spazi comunali saranno vietati ai neofascisti, allora non si potranno non prendere provvedimenti anche per quei gruppi eversivi che ostacolano la libertà di circolazione e di espressione com’è già capitato nella nostra città, e mi riferisco nello specifico anche a quel gruppo che la sera del 07.02.2018 davanti alla Sala Nassirya ha ostacolato l’ingresso dei cittadini invitati a partecipare alla commemorazione dei martiri italiani delle Foibe. A tal proposito ho depositato in data 08.02.2018 una mozione proprio per condannare questa 'gazzarra sediziosa', ma purtroppo è slittata al prossimo Consiglio a causa di un ordine del giorno parecchio intenso. Per inciso, pur lontani dal mio modo di intendere e fare politica i soggetti a cui si vorrebbero negare gli spazi pubblici, sono stati recentemente considerati parte della rappresentanza politica e concorrono alle massime cariche del nostro Paese".

"E la sala consiliare al Pedro?"

Prosegue la consigliera di Libero Arbitrio: "Ritengo pertanto che una proposta del genere, nel 2018, sia davvero strumentale perché ricordo, inoltre che quest’estate dopo il presidio di Piazza Insurrezione, a cui erano presenti proprio la consigliera Ruffini e Ferro, svoltosi in data 07.07.2017, con la conseguente manifestazione violenta che si è pure conclusa con agenti della Polizia Locale feriti, la Giunta ha concesso la Sala consiliare per una conferenza stampa al gruppo Pedro e altri, fautori dei tafferugli avvenuti la sera prima in piazza della Frutta. Credo, quindi, che questa richiesta incoerente, se accolta non possa assumere due pesi e due misure con eventuali altri eventi sediziosi (che auspico non si ripetano più) di gruppi antifascisti e antidemocratici. Sarebbe più consono non dare spazio a ogni gruppo violento non solo a chi si ritiene sia un fantomatico gruppo neofascista!"

"Delusa da Lorenzoni"

Elena Cappellini si rivolge quindi al vicesindaco di Padova: "Inoltre, avrei piacere di chiedere al Vicesindaco Lorenzoni presente alla manifestazione in Piazza dei Signori durante la Giornata del Ricordo se ritiene, in qualità di rappresentante istituzionale, che i principi espressi dalla nostra Carta Fondamentale, ossia la tutela della libertà individuale, di pensiero e di parola, di circolazione e di manifestazione, nonché di diritto ad una vita sicura per tutti i nostri consociati, siano ancora sussistenti e vadano difesi e propugnati da ciascuno di noi, soprattutto se ci troviamo a ricoprire ruoli pubblici. Confesso francamente che la partecipazione del Vicesindaco alla manifestazione antifascista del 10.02.2018 con tanto di cartelli e scritte “antifascisti da Macerata a Padova”, mi ha profondamente delusa, soprattutto se comparata al totale silenzio con cui, insieme alla maggioranza tutta ha accolto la c.d. “passeggiata antifascista” svoltasi nella notte del 7 febbraio ed evolutasi nel tentativo violento di impedire lo svolgimento di un convegno per commemorare le vittime delle Foibe.

"Passeggiate antifasciste simili a ronde squadriste"

La consigliera chiude così il proprio intervento: "Su 'passeggiate antifasciste' che sembrano le ronde squadriste nemmeno un fiato, come nemmeno una parola di cordoglio ho sentito esprimere per la tragica fine di Pamela, stuprata, uccisa e fatta a pezzi con inaudita violenza. Forse hanno paura di essere ritenuti razzisti perché l’omicidio è stato commesso da un soggetto di colore? Spero davvero che, da oggi in poi, l’attuale Amministrazione ritenga tutti, italiani e stranieri, cristiani e musulmani, bianchi e neri, degni della giusta e stessa considerazione".

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