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Il comune nega gli spazi ai neofascisti? Ci pensa l’Università, con una sala

Giovedì prossimo all’aula magna della residenza Ederle ospite Federico Sgoglio, condannato nel 2013 per aver incitato a fare il saluto romano in una manifestazione

Il comune di Padova, in linea con quello che stanno facendo molte altre città, con un dispositivo una settimana fa ha deciso di impedire a movimenti neofascisti di utilizzare luoghi pubblici. E' quindi paradossalmente l’Università a mettere a disposizione uno spazio. L’occasione è la presentazione di un libro della casa editrice di Federico Sgoglio, giovedì 22 marzo nell'aula magna della residenza Ederle.

La condanna

Nell’aprile 2013, Federico Sgoglio partecipò a Milano alla commemorazione dello studente Sergio Ramelli, ucciso nel 1975. E’ condannato nel 2015 perché proprio in quella occasione avrebbe incitato gli altri presenti a fare il saluto romano, dopo la deposizione dei fiori. La manifestazione finì su tutti i giornali per quell’episodio e perché furono esposte bandiere con simboli neonazisti. Se nel 2013 é stato condannato, l'anno dopo è stato denunciato per lo stesso fatto. In quel caso a processo è andato poi prosciolto. Era difeso dal senatore Ignazio La Russa. 

Università e Regione

Giovedì è prevista la partecipazione a questo incontro di figure istituzionali come l’assessore regionale Donazzan e il vice presidente del consiglio regionale Giorgetti. Con Federico Sgoglio ci sarà Emanuele Merlino che è lo sceneggiatore del libro in questione.

La casa editrice

Nella sua attività di cantautore è un riferimento nella scena nazi rock. Si fa chiamare Skoll e ora, appunto, fa anche l’editore. Nella sua collana di libri ci sono evidenti richiami agli slogan più comuni del neo fascismo italiano. E’ lui stesso a dichiarare in diverse interviste che Ferro Gallico edizioni, così si chiama la piccola casa editrice, è una etichetta “non conforme”. Formula questa che abitualmente si dà chi si vuole rivolgere all’ultra destra. Dice della sua casa editrice in una intervista: “il nostro è un punto di vista nazionale, identitario e antitetico al pensiero dominante”.

Il caso di Norma Cossetto

Il libro che andranno a presentare dovrebbe ricostruire la storia di Norma Cossetto. Vicenda di cui di certo si sa molto poco. E’ una delle poche donne rinvenute in una “foiba”. Di sicuro si sa che il corpo, quando fu ritrovato, nella prima relazione stilata fu giudicato perfettamente conservato. E’ solo successivamente, molto dopo, che diventa icona di chi vuole riscrivere la storia. Celebri negli ultimi anni le pubblicazioni di immagini che avrebbero dovuta ritrarla in situazioni disumane, poi smontate da perizie che invece dimostravano come le foto risalissero a epoche, luoghi e conflitti diversi. 

Università e fumetti

Strano che proprio l’università scelga di presentare un libro così. A fumetti. Considerando anche che è la prima volta che l’Università sceglie di presentare ufficialmente un fumetto nei suoi spazi ed è altrettanto curioso anche perché,  fino ad oggi, questo volume era stato presentato quasi esclusivamente nelle sedi di Casa Pound. 

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