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Lo scontro sul Trasporto Pubblico Locale preoccupa sindacato e lavoratori

«L’emergenza Covid - dichiarano da ADL Cobas - ha evidenziato chiaramente che pubblico vuol dire garanzia, vuol dire controllo, vuol dire certezza del servizio, cosa che sicuramente non è possibile ottenere con il privato»

La "guerra" iniziata tra Provincia e Comune in merito al controllo ed alle funzioni dell’Ente di Governo del Trasporto Pubblico Locale (TPL) preoccupa non poco lavoratori e i sindacalisti di ADL Cobas: «Come Organizzazioni Sindacali riteniamo oggi impossibile per Padova e Provincia assegnare la gara così come chiedono alcuni, riteniamo necessario e fondamentale per il bene della città, per il futuro del TPL, per la salute pubblica e per il futuro dei lavoratori fare un passo indietro rispetto alla gara, lavorare per potenziare il TPL, per riorganizzare la mobilità a Padova e Provincia, invitiamo l’Ente di Governo a riprendere il controllo dell’azienda d i trasporto pubblico al fine di garantire per tutti qualità, sostenibilità e certezze nel trasporto pubblico a Padova e Provincia».

Scontro

Lo scontro tra enti non porta a nulla di buono, sottolineano: «Una guerra, noi crediamo, dovuta soprattutto ad una gara costruita male e terminata peggio, una guerra che non tiene per nulla conto dei nuovi scenari che la pandemia ha determinato anche per il trasporto pubblico, una guerra che rischia di vedere come unici perdenti l’utenza ed i lavoratori. Si sta parlando oggi di assegnare una gara a Busitalia per la gestione del trasporto pubblico per i prossimi nove anni, quando le condizioni e gli scenari del TPL sono completamente cambiati, quando non vi sono certezze del futuro stile di vita di tutti noi, quando in tutto il mondo si lavora per mettere in campo misure e strumenti alternativi al traffico privato potenziando e riorganizzando il TPL».

Utenti e lavoratori

Il pensiero a va a chi il servizio pubblico lo fa di fatto funzionare e coloro che se ne servono: «Questo scontro tra i due Enti oltre a non favorire sicuramente utenza e lavoratori, serve solo a nascondere il vero tema importante di questi giorni emerso a livello nazionale, vale a dire che anche il TPL come la sanità pubblica non può essere lasciato in mano ai privati, le ipotizzate gare nazionali per l’affidamento del TPL debbono essere sospese (molte non sono mai partite) e quelle fatte debbono essere ritirate ed il TPL deve tornare ad essere totalmente controllato e gestito dal pubblico. L’emergenza Covid ha evidenziato chiaramente che pubblico vuol dire garanzia, vuol dire controllo, vuol dire certezza del servizio, cosa che sicuramente non è possibile ottenere con il privato, soprattutto se il servizio non è remunerativo come desidera il privato, e come è certamente impossibile garantire senza importanti stanziamenti pubblici viste le regole da mantenere anche per servirsi del TPL da parte dei passeggeri. A livello nazionale molti Enti, molte Regioni, molti Comuni, stanno investendo direttamente nel TPL proprio per dare risposte certe ai cittadini e lo vediamo in Toscana con lo stanziamento da parte della Regione di un milione di euro alle provincie ed alla città metropolitana di Firenze per sostenere il TPL nel 2020 e per mantenere di conseguenza il controllo del TPL al di là dei contratti di servizio in essere».

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