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Politica Loreggia

I sindaci chiedono la revisione della manovra bis di Ferragosto

In una lettera sottoscritta da 39 primi cittadini del Veneto, quasi tutti del Pdl e la maggior parte del Padovano, richiesto l'intervento di parlamentari e ministri della regione affinchè venga modificato il provvedimento governativo

"Non chiedeteci l'impossibile, abbiamo già dato tutto". Questo il messaggio cardine della lettera di protesta contro la manovra bis di Ferragosto inviata ai parlamentari e ai ministri del Veneto e sottoscritta da 39 sindaci, quasi tutti del Pdl e in gran parte padovani, coordinati dal presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato.

LOREGGIA CAPOFILA. La missiva è il frutto del coordinamento avvenuto martedì scorso nell'incontro nel municipio di Loreggia - epicentro da mesi della rivolta dei comuni virtuosi contro i vincoli del Patto di stabilità - insieme a Ruffato e al vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato.

NUOVI TAGLI INSOSTENIBILI. "La manovra economica all'esame del parlamento prevede ulteriori e insostenibili tagli a carico dei Comuni - scrivono i 39 - Il mandato affidatoci dai nostri cittadini ci impone di denunciare le ricadute che tali scelte inevitabilmente provocheranno sui servizi essenziali che con grandi difficoltà cerchiamo ancora di garantire".

SERVE UNA VERA RIFORMA. I primi cittadini veneti chiedono una vera riforma della finanza pubblica "che tagli le unghie a quell'Italia che moltiplica le Province, che eroga servizi da terzo mondo spendendo il triplo, che non nasconde gli sprechi e si compiace dell'impunità".

RAZIONALIZZAZIONE. "La manovra economica che state per approvare è destinata a incidere nella vita dei cittadini, delle famiglie e delle istituzioni - concludono i sindaci - Solo con la riduzione delle stratificazioni burocratiche operando nella razionalizzazione e ristrutturazione delle competenze e delle deleghe, molto spesso sovrapposte, si potrà avviare il processo di riforme da tutti auspicato".

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