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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Il sindaco Giordani: «Le parole dei sindacati sul tram fanno piacere. Loro sanno di cosa parlano, non come altri»

«C'è chi parla ancora dei bus elettrici da 24 metri, la cui omologazione avrebbe dovuto essere già avvenuta. Ascoltiamo invece chi ci lavora. Il tram è un mezzo apprezzato. Avremo di certo modo di discutere e ridiscutere in maniera costruttiva con FS»

Anche il sindaco, Sergio Giordani, è tornato sulle questioni relative alla mobilità. Ha apprezzato le parole dei sindacati e ha voluto ribadire alcuni concetti, non facendo mancare qualche frecciata all'e sindaco, Massimo Bitonci, visto che è evidente che fa riferimento a lui quando parla dei bus elettrici e della loro omologazione, che ancora non c'è.

Giordani

«In queste settimane sono state tante le strumentalizzazioni da parte di un’opposizione che vuole farci tornare indietro a una mobilità da terzo mondo, con l’aggravante di agitare finte soluzioni che sanno benissimo non essere ad ora praticabili, vedi i famosi bus elettrici la cui omologazione a 24 metri che a detta di qualcuno doveva essere imminente già un anno fa ad oggi invece non si vede nemmeno in lontananza. Ecco perché fa ovviamente molto piacere che i rappresentanti dei lavoratori che il mezzo lo guidano ogni giorno e ne sono quindi espertissimi esprimano il favore alle nuove linee e una grande convinzione sull’affidabilità del mezzo. Evidentemente chi come loro sta tra la gente e tra i passeggeri ogni giorno è meno staccato dalla realtà di chi parla spesso solo sui social e per sentito dire. Ai padovani il tram piace, certo vogliamo migliorare, certo come già detto lo sforzo sul controllo della manutenzione sarà totale ma questo mezzo è voluto dalla città e sicuramente per quanto riguarda la linea stazione-voltabarozzo la realizzeremo». Poi è voluto anche lui entrare sulla questione BusItalia - Fs: «Indubbiamente nell’interesse della città e dei padovani un più operativo coinvolgimento nelle dinamiche aziendali dentro cui oggi abbiamo prevalentemente un ruolo di rappresentanza è auspicabile. Sono e siamo aperti a ogni soluzione che migliori e aumenti la nostra possibilità di incidere rispetto agli accordi del 2015 aumentando gli strumenti operativi di cui possiamo disporre nella governance che ad oggi sono sostanzialmente nulli. Avremo di certo modo di discutere e ridiscutere in maniera costruttiva con Ferrovie dello Stato».

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