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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Sottoscritto a Palazzo Balbi l’atto di trasferimento delle aree di San Lazzaro, dove sorgerà il nuovo ospedale

Il Comune di Padova con questo atto ha ceduto i terreni all’Azienda Ospedaliera. Il trasferimento dei 52 ettari avviene in totale esenzione dall’imposta di registro

Sottoscritto a Palazzo Balbi l’atto di trasferimento delle aree di San Lazzaro, dove sorgerà il nuovo ospedale. Il Comune di Padova con questo atto ha ceduto i terreni all’Azienda Ospedaliera, passaggio di proprietà che si concretizza poi con un rogito notarile. La buona notizia, che ha poi nei fatti sbloccato il trasferimento dei 52 ettari è che avverrà in totale esenzione dall’imposta di registro. I terreni, lo ricordiamo, vengono ceduti a titolo gratuito. In questo modo non saranno dovute nemmeno le imposte catastali e ipotecarie, a parte una piccola somma di qualche centinaia di euro. Un’inezia rispetto a quanto sembrava il comune dovesse pagare, una cifra attorno ai due milioni che l’amministrazione ha sempre detto di non voler pagare. Risolta la situazione sono arrivate le firme del governatore Zaia e del sindaco Giordani. 

La soddisfazione del Rettore

«La firma di oggi, che ratifica la cessione dei terreni che ospiteranno una delle due sedi del Polo della Salute di Padova, è un passaggio molto importante: possiamo dire che si entra nella fase esecutiva del progetto – afferma Rosario Rizzuto, Rettore dell’Università di Padova –. Da parte nostra confermiamo la determinazione che abbiamo sempre avuto nel portare avanti un progetto fondamentale per la città e per l’intero territorio regionale. Quella determinazione che, ad esempio, ci ha fatto consegnare agli attori istituzionali coinvolti il documento che traccia i contenuti delle due sedi con un mese di anticipo rispetto alla scadenza prevista. Ogni passo avanti che ci avvicina ad una futura prima pietra è essenziale: da oggi possiamo realmente dire che si apre la fase operativa per la realizzazione del nuovo ospedale di Padova. Una struttura moderna e funzionale, pensata, come abbiamo ricordato presentando il nostro documento di visione, per intercettare gli sviluppi e le esigenze della medicina del futuro tenendo sempre la persona al centro».

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«È un giorno storico»

«Con questa firma la partita è chiusa. È un giorno storico, da festeggiare, per la sanità padovana, veneta, nazionale e internazionale, perché il target del nuovo Policlinico Universitario che nascerà a Padova travalica i confini regionali e nazionali»: con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha suggellato la sigla dell’atto notarile. Aggiungendo poi: «Si tratta di un'opera di caratura nazionale e internazionale di un’opera per la quale abbiamo già in cassa 250 milioni, ma ci attendiamo una partecipazione finanziaria vasta e articolata per mettere assieme altri 500 milioni. Ci siamo mossi con il Governo perché si attivi il fondo ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria che da un po’ di tempo non coinvolge il Veneto, con l’Inail, che ha tra i suoi compiti istituzionali anche finanziamenti di questo tipo, con la Banca Europea degli Investimenti. Naturalmente, anche la Regione farà la sua parte, ma non vedo sinceramente chi e perché si possa tirare indietro per una realizzazione pubblica di questa levatura». Il Governatore Zaia ha anche tenuto a precisare che «le cose saranno fatte bene, al punto che abbiamo già coinvolto anche l’Anticorruzione e le varie Istituzioni dello Stato. I tecnici dicono che per completare la realizzazione occorreranno 7 o 8 anni, ma io credo si possa e si debba fare anche prima».

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