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Politica Ponte San Nicolò

Disoccupato suicida a Legnaro Bitonci:"Fa rumore solo Kyenge"

Interrogazione parlamentare ai ministri Zanonato e Giovannini dal presidente dei senatori della Lega Nord: "Le polemiche non interessano a nessuno. Mentre si trascina il dibattito politico, la gente si uccide"

Dopo il ritrovamento di alcuni biglietti di addio nella casa del 36enne che martedì è rimasto ucciso nello schianto della sua auto, lanciata a tutta velocità contro un muro a Legnaro, l'ipotesi del suicidio sembra ormai del tutto avvalorata. Secondo quanto trapelato sulla stampa locale, il giovane di Ponte San Nicolò stava attraversando un periodo di grave difficoltà a causa della mancanza di lavoro. E all'indomani di questo ennesimo episodio scaturito dalla crisi economica che sta mettendo in ginocchio tante famiglie, arriva il commento al vetriolo del presidente dei senatori della Lega Nord Massimo Bitonci contro l'ex sindaco di Padova, ora ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato. A lui e al titolare della delega al Lavoro e le Politiche sociali del governo Letta Enrico Giovannini, Bitonci ha presentato un'interrogazione parlamentare.

"FA RUMORE SOLO LA KYENGE". Riferendosi al vespaio suscitato dalle continue offese rivolte al ministro Cécile Kyenge, Bitonci definisce quella dei suicidi per la crisi una "strage silenziosa". "Fa rumore sola la Kyenge - aggiunge - Le polemiche non interessano a nessuno: alla Lega, come a tutti i veneti, interessano soluzioni. Se Roma non è capace di trovarle, abdichi una volta per tutte. Perché mentre si trascina il dibattito politico, la gente si uccide". Poi l'affondo a Zanonato: "Tra feste democratiche, cene galanti e incontri istituzionali, spero che Zanonato trovi il tempo di fare visita alla compagna del giovane architetto disoccupato di Ponte San Nicolò, che si è suicidato l'altro giorno, spingendo a forte velocità la sua auto contro un muro. Di fronte all'ennesima scomparsa di un cittadino colpito dagli effetti della crisi economica, mi chiedo se la risposta possa arrivare da Roma. Politici e organi istituzionali sfilano a Lampedusa, percorrono la penisola per raccontarci che le priorità sono lo ius soli e la legge anti omofobia. Il Ministro dello Sviluppo, poi, posta la sua agenda su twitter, per provare quanto sia impegnato. Eppure non una parola di cordoglio, non un gesto di solidarietà in favore delle vere vittime di uno stato distratto e sprecone"."Quali sono - conclude Bitonci - le strategie per rilanciare l'economia del Governo? Cosa si devono aspettare i migliaia di disoccupati veneti dallo Stato? Con quale fiducia un cittadino in difficoltà dovrebbe guardare a Palazzo Chigi?".

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