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«Finanziamento dal Governo anche con altri mezzi di trasporto pubblico»: importanti novità sul fronte tram

Conferenza stampa congiunta dell'opposizione, che ha anche proposto un cambio di percorso «dalla Stazione a Padova Est passando per Tribunale e Fiera»

Avevano organizzato una conferenza stampa per la mattinata di lunedì 29 luglio per annunciare "importanti novità" sul fronte del tram. Ed effettivamente queste novità ci sono: l'opposizione al gran completo annuncia che - grazie all'interessamento del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli - il Governo è favorevole a una revisione del progetto del tram rendendosi disponibile a concedere i fondi anche in caso di cambio del mezzo pubblico scelto (si pensa a bus elettrici o filobus). Inoltre viene proposto un cambio di tracciato: dalla Stazione a Padova Est passando per Tribunale e Fiera.

Raphael Raduzzi

Il primo a prendere la parola è Raphael Raduzzi, deputato del MoVimento 5 Stelle: «Ringrazio i tanti consiglieri comunali che sostengono questa battaglia che in un certo senso va anche al di là degli schieramenti politici proprio per l'importanza del tema per la cittadinanza di Padova. Abbiamo avviato dei contatti col Ministero delle infrastrutture a seguito dei numerosi deragliamenti, l'ultimo dei quali la settimana scorsa in stazione a Padova alla velocità di soli 20 chilometri orari anche se quello più importante risale a un mese fa circa con feriti. Il Ministero è conscio delle problematiche del tram, sia a livello di costi che amministrativi visto che c'è il ricorso del Consorzio Mantegna che pende come una spada di Damocle. Siamo qui per darvi un paio di notizie: la prima è che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è totalmente disponibile a una revisione del progetto, qualora il Comune la volesse avviare, sia dal punto di vista del mezzo dato che non è vero che esiste solo il Translohr ma bensì ci sono tanti altri mezzi all'interno del perimetro del finanziamento. Noi abbiamo trovato, ad esempio, un filobus ibrido ma ci sono anche altre idee. Oltre a quella del mezzo è prevista anche una revisione della tratta, che potrebbe anche andare dalla stazione al nuovo ospedale passando per il Tribunale e la Fiera. L'altro tema che vi portiamo dal Ministero riguarda l'ipotesi di finanziamento della linea Sir 2 dato che non ci sarà più un'interlocuzione tra Ministero e Comune ma ci sarà un bando con dei requisiti stringenti e che andranno a riguardare il piano economico-finanziario piuttosto che le analisi costi-benefici, quindi un bando che c'è già stato l'anno scorso e su cui circa 15 delle 30 richieste di finanziamento sono state approvate. Da questo punto di vista consigliamo al Comune di avere prudenza e di fare un'ulteriore riflessione prima di impegnare altri fondi per provare a ottenere un finanziamento».

Massimo Bitonci

Tocca quindi a Massimo Bitonci, sottosegretaro del Ministero dell'economia e delle finanze: «Questo è uno dei temi caldi e fondamentali della città, un tema che durante la nostra amministrazione avevamo affrontato con un progetto di nuovi bus completamente elettrici con corsie preferenziali come in tutte le città moderne tanto che Torino sta lentamente dismettendo il tram a favore di questi mezzi così come bologna e Genova hanno fatto una sperimentazione. Ci sono mezzi nuovi e moderni che possono sostituire completamente questo trasporto a rotaia, ne abbiamo parlato col ministro Toninelli che sa benissimo che questo è un mezzo di trasporto che nasce vecchio e con problematiche sui pezzi di ricambio tanto che sembra che ne vengano utilizzati di non originali. Il tema del tram è estremamente delicato e non guarda al futuro, anche perché il bando non prevede che ci sia obbligatoriamente la rotaia. Vista la costruzione del nuovo polo della sanità l'idea è quella di proporre un tracciato diverso andando verso la zona universitaria e quella ospedaliera visto che quella di Padova Est sta diventando la zona della salute e della ricerca oltre a quella universitaria. Incaponirsi su un progetto come quello del tram ha una natura puramente ideologica, e non capiamo perché non si voglia mettere neppure in discussione il percorso o trovare altre soluzioni. Poi c'è il tema del Sir 2, che verrà affrontato dal Ministero ovviamente anche valutando la tipologia del mezzo e le caratteristiche di modernità visto che questi sono mezzi già vecchi ancor prima di entrare in funzione. Qui inoltre c'è un problema di costi-benefici evidentissimo, perché sono a dir poco superiori rispetto a quelli dell'acquisto di bus elettrici o filobus».

Giacomo Cusumano

Aggiunge poi Giacomo Cusumano, consigliere del MoVimento 5 Stelle: «Noi, i cittadini e il Ministero abbiamo capito che è il momento di cambare tecnologia, ora la palla passa quindi all'amministrazione comunale. Il Governo è dalla nostra parte, disposto a creare un mezzo innovativo magari senza disintegrare le strade e andando verso i comitati cittadini. Possiamo avere un trasporto più innovativo ed efficiente». Per evidenziare ulteriormente la "questione tram" sono intervenuti anche Vera Sodero, Vanda Pellizzari, Ubaldo Lonardi, Alain Luciani, Elena Cappellini ed Eleonora Mosco.

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