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Politica Stanga / Via Luigi Anelli

Enrico Turrin su Via Anelli: "Il comune non è azienda immobiliare, sproporzionata l'offerta ai proprietari"

Il consigliere di Libero Arbitrio: "35.000 euro a mini appartamento, in condizioni fatiscenti e precarie, è una spesa sproporzionata rispetto al loro valore effettivo"

Sulla vicenda via Anelli e i 5 milioni stanziati dal comune per acquisire le propietà che ancora mancano all'appello, Libero Arbitrio ha manifestato qualche dubbio.

Il rischio di danno erariale

Raggiungiamo così telefonicamente Enrico Turrin, consigliere comunale, che ci spiega la posizione di Libero Arbitrio sulla questione: "Premesso che siamo favorevoli a una soluzione del problema che si porta avanti dalla giunta Zanonato, non siamo però concordi perché c'è il rischio di danno erariale. Il comune non è un azienda immobiliare, deve essere attento. 35.000 euro a mini appartamento, in condizioni fatiscenti e precarie, è una spesa sproporzionata rispetto al loro valore effettivo".

Una giusta valutazione

Quale sarebbe a vostro parere il compenso giusto, l'offerta corretta da fare per acquisire definitivamente i 140 alloggi? "Zanonato all'epoca aveva fatto una offerta di 20 mila euro. Stiamo parlando di 30 metri quadri di appartamenti distrutti. Se facciamo una media tra quei 5 milioni stanziati e il numero delle abitazioni viene una cifra media che si aggira sui 35 mila euro. Una valutazione assolutamente fuori mercato. Va ricordato poi che raggiunto il 75% delle proprietà, a quel punto il comune può addirittura passare all’esproprio. Questo ci fa intuire che visto che non serve neppure comprarli tutti, a qualche proprietario si rischia di dare ancora più soldi per convincerlo a vendere. Il comune, lo ripeto, non è un'azienda immobiliare". 

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