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Querelle ufficio Zanonato a Padova "Sede a costo zero, nessuno spreco"

Il ministero replica alle accuse del leghista Massimo Bitonci: "Nessun ufficio decentrato. La prefettura ha semplicemente messo a disposizione un punto di appoggio per gli impegni istituzionali nei giorni festivi"

Bitonci attacca, Zanonato risponde. Sulla querelle riguardante l'istituzione di un presunto ufficio decentrato del ministero dello Sviluppo economico a Padova, arriva la replica del dicastero che in una nota precisa: "Non c'é nessun ufficio del ministero dello Sviluppo economico a Padova. La Prefettura ha semplicemente messo a disposizione del ministro, a costo zero, un locale ad uso ufficio come punto di appoggio per gli impegni istituzionali nei giorni festivi".

LA FUNZIONE DELL'UFFICIO. Stando alle dichiarazioni apparse sulla stampa locale, il famoso ufficio avrebbe una funzione "ponte" fra il ministro e il territorio dove per tanti anni l'ex sindaco di Padova ha governato. Una sorta di centralino al quale aziende, imprenditori e privati possono fare riferimento per chiedere un incontro a Zanonato nelle sue attuali vesti di titolare dello Sviluppo economico.

"POSTI AGLI AMICI?". La nota diffusa dal ministero risponde anche alle accuse rivolte dal presidente dei senatori della Lega Nord Massimo Bitonci riguardo a presunti favoritismi che il ministro avrebbe profuso in particolare nei confronti della persona preposta a gestire l'ufficio creato a Palazzo Santo Stefano. Il riferimento, seppur non esplicitato con nome e cognome, è al segretario Daniele Formaggio, uno dei collaboratori che Zanonato da Padova ha voluto portare con sé nella sua avventura romana. "Il ministro - si legge nella nota - viene inoltre supportato da un collaboratore del Gabinetto del Mise (ndr ministero dello Sviluppo economico), il quale fa parte dei due soli professionisti di diretta fiducia di cui il ministro ha scelto di avvalersi, avendo egli confermato la struttura del Gabinetto preesistente". il secondo collaboratore citato nella nota è Antonio Martini, ex portavoce di Zanonato a Palazzo Moroni e oggi capo della segreteria del ministro. A questi, come riportano i quotidiani locali, nello staff di fiducia del ministro, si aggiunge il responsabile della comunicazione web del Pd padovano e consigliere comunale a San Giorgio in Bosco, Sebastiano Rizzardi. 

CONTRATTACCO SUGLI "SPRECHI". "Vale infine la pena di ricordare - conclude la nota - che il Mise, su input diretto del ministro, ha recentemente avviato il riordino delle proprie strutture amministrative, cancellando tre dipartimenti e sei direzioni, riducendo così i dirigenti di 60 unità. Il risparmio strutturale annuo è di circa 6 milioni di euro di spesa corrente". Alla replica del ministreo c'è da aspettarsi una nuova controffensiva leghista, anche se la polemica, paradossalmente, ricorda molto la vicenda che nel 2011 vide protagonista proprio il Carroccio con i suoi ministeri del Nord decentrati a Monza, ai quali il tribunale di Roma aveva imposto la chiusura.

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