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Una borsa di studio per un importante studio sul sistema immunitario: Padova capitale della ricerca

La vincitrice è Giulia Pasqual, jesolana laureatasi all’ombra del Santo, che svilupperà alla Città della Speranza il progetto sull’identificazione dei bersagli molecolari dei linfociti T

Lei si chiama Giulia Pasqual, ha 34 anni ed è di Jesolo. Professione: ricercatrice. Ha lavorato negli Stati Uniti, e ha già ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Ma la sua carriera è partita da Padova, dove si è laureata. E dove svilupperà il suo nuovo progetto. Grazie a una cospicua borsa di studio: si è tenuta nella mattinata di lunedì 11 giugno nella Sala di Rappresentanza dell’Università degli Studi di Milano, la sedicesima edizione italiana del Premio L’Oréal-Unesco “Per le Donne e la Scienza”.

6 su 400

Nel corso dell’evento sono state attribuite sei borse di studio del valore di 20mila euro ciascuna a altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti di ricerca. Il bando di questa edizione ha raccolto oltre 400 candidature da tutta Italia, raggiungendo il numero record di progetti presentati tra tutte le sedici edizioni del premio, a testimonianza del crescente valore dell’iniziativa. La giuria, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli, che potranno ricevere così un sostegno concreto per proseguire nella carriera professionale, portando un ulteriore contributo al progresso scientifico.

Le sei borsiste

Ecco le sei vincitrici distintesi per i loro progetti di ricerca nel campo delle Stem (Scienze, tecnologia e matematica). Accanto ai loro nomi i progetti con cui si sono aggiudicate la Borsa e gli istituti che ospiteranno i progetti vincitori:

Gabriella Giancane – Progetto: Studio sulla sicurezza dei farmaci nei bambini con artrite cronica, Istituto Giannina Gaslini, Clinica Pediatrica e Reumatologia

Margherita Maiuri – Progetto: Spettroscopia laser ultraveloce per una fotosintesi artificiale, Politecnico di Milano Dipartimento di Fisica

Giulia Pasqual – Progetto: Identificare i bersagli molecolari del sistema immunitario, Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Biomediche, Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza

Maria Principe - Progetto: Meta-materiali per aumentare la sensibilità dei rivelatori Virgo e LIGO di Onde Gravitazionali, Centro studi e ricerche Enrico Fermi

Gloria Ravegnini - Progetto: Le molecole circolanti nel plasma sono alla base delle recidive tumorali? Università di Bologna, laboratorio di farmacogenetica e farmacogenomica Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie

Daniela Rosso - Progetto: Il colore e le origini del pensiero simbolico, Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento di Studi Umanistici, Sezione di Scienze preistoriche e antropologiche

La biografia di Giulia Pasqual

Giulia Pasqual, 34 anni, originaria di Jesolo (Venezia), si è laureata in Biotecnologie Mediche all’Università degli Studi di Padova nel 2007. Nel 2011 ha ottenuto il dottorato di ricerca in Scienze della Vita all’Université de Lausanne, Svizzera, con una tesi focalizzata su virus emergenti responsabili di febbri emorragiche in Africa e Sud America. Dal 2012 sviluppa metodi innovativi per lo studio della risposta immunitaria, prima presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston e poi alla Rockefeller University, New York. I suoi lavori sono stati pubblicati in alcune delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo quali Nature e Science. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui la Swiss National Science Foundation Mobility Fellowship e la Cancer Research Institute Irvington Postdoctoral Fellowship.

Il progetto

Il progetto? Identificare i bersagli molecolari dei linfociti T. I linfociti di tipo T sono una componente essenziale del nostro sistema immunitario: essi hanno il potere di debellare infezioni e tumori. Allo stesso tempo, tuttavia, se erroneamente attivati contro elementi del nostro stesso organismo, possono causare gravi malattie autoimmuni quali la sclerosi multipla e il diabete di tipo 1. Ad oggi non esistono sistemi efficienti per ricondurre le cellule T ai loro rispettivi bersagli molecolari. Negli ultimi cinque anni Giulia Pasqual ha sviluppato una nuova tecnologia che consente di studiare in modo innovativo le interazioni mediate da cellule del sistema immunitario. Il sistema che ha messo a punto è semplice: quando due cellule interagiscono in modo specifico, una viene marcata enzimaticamente in modo da essere facilmente identificata e isolata. Un po’ come una traccia di rossetto che rimane sulla guancia dopo un bacio, questo metodo - chiamato appunto LIPSTIC - permette di ricostruire le interazioni tra cellule diverse in sistemi complessi e dinamici come il sistema immunitario. L’obiettivo è ora quello di ingegnerizzare ulteriormente questo sistema per rispondere alle necessità della ricerca biomedica: riuscire ad identificare in modo rapido i bersagli molecolari riconosciuti dalle cellule T del sistema immunitario. Visto il ruolo chiave dei linfociti T in diverse patologie, la capacità di determinare in modo rapido la loro specificità aprirebbe le porte a nuove strategie terapeutiche e diagnostiche.

La cerimonia

Alla cerimonia, presentata da Eliana Liotta, giornalista e scrittrice, hanno preso parte: Francois-Xavier Fenart, Presidente e Amministratore delegato di L’Oréal Italia, Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Fabrizio Sala, Vicepresidente e Assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione della Regione Lombardia, Anna Scavuzzo, Vicesindaco e Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Patrizia Toia, Vicepresidente della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento Europeo, Gianluca Vago, Rettore dell’Università degli Studi di Milano e Lucia Votano, Presidente della Giuria, fisico e Dirigente di Ricerca INFN. A portare i saluti ai presenti, attraverso un videomessaggio, anche il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

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