Studentessa completamente guarita da tumore rarissimo, grazie a metodo innovativo. Primo caso al mondo

Una studentessa dell’università, finiti gli esami, grazie a questo nuovo metodo di individuazione e di intervento non invasivo è guarita completamente da un tumore talmente minuscolo che fino a poco tempo era quasi impossibile da individuare.  E’ la prima degente guarita dall’ipertensione arteriosa. E’ passato un anno dall’intervento di crio-ablazione, metodo che insieme alla nuova capacità di diagnosi ha permesso un gran lieto fine, alla storia della studentessa, e pensiamo a tantissimi altre persone in futuro.

La crio-ablazione

La crio-ablazione, hanno  spiegato il prof Giampaolo Rossi e Diego Miotto dell'Ospedale  di Padova, viene eseguita con leggera anestesia locale. Si raggiunge con un ago di gauge (circa 1,5 mm) dal fianco la zona interessata e poi dopo dieci minuti si entra con un secondo ago. Due cicli, uno di raffreddamento e due di riscaldamento fa sì che si forma una palla di ghiaccio dentro alla quale va a trovarsi il tumore che a quel punto va in necrosi e non può più dare danno alla persona.  

Dimensioni infinitesimali 

L’aspetto importante e forse più suggestivo è quello dell’eliminazione del tumore, ma la vera svolta sta nel poterlo finalmente individuare questo tumore così piccolo e così nascosto. Il gruppo della critica dell'ipertensione arteriosa guidato dal professor Gian Paolo Rossi è stata in grado di guarire il suo disturbo capendo quale fosse la reale fonte del problema. Tumori di queste dimensioni sfuggono spesso anche alle ecografie e alle Tac. 

L'equipe e la American Journal of Hypertension

L’équipe multidisciplinare con esperti radiologi interventisti e internisti dell’Azienda Ospedaliera/Universita’ di Padova ha illustrato alla stampa italiana ciò che quella mondiale aveva già saputo. Già perché la prestigiosa rivista scientifica American Journal of Hypertension ha pubblicato proprio oggi lo studio del dottor Giuseppe Maiolino, direttore UOC Clinica Medica 4 di Padova.