Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Movimento Cinque Stelle:

"Il progetto di legge 25, attualmente in discussione in Consiglio Regionale Veneto, prevede che le case di riposo con meno di 120 posti letto vengano privatizzate. Le altre verranno trasformate in strutture adibite non solo al ricovero degli anziani ma anche ad altri servizi di assistenza alla persona.

In previsione di questi cambiamenti si sta pensando a processi di riorganizzazione che, nel nostro territorio, dovrebbero coinvolgere le Case di Riposo di Piove di Sacco e Pontelongo. Secondo un progetto condiviso dalle amministrazioni di entrambi i comuni, i due Enti dovrebbero fondersi, formando così un'unica azienda.

Non possiamo entrare nel merito dei criteri che guideranno questa fusione in quanto ancora non è stato ancora reso pubblico il piano che descriva nel dettaglio i delicati passaggi di tale progetto. Dobbiamo però prendere atto che il primo passo di questo percorso, cioè la nomina del dottor Roccon a Direttore di entrambi gli enti, non è affatto trasparente e fa sorgere molte perplessità:"Come mai si è deciso di affidare al Direttore della Casa di Riposo di Pontelongo, portatore di interessi di una parte nell’eventuale fusione, la dirigenza del CRAUP di Piove di Sacco? Non si potevano mantenere le due direzioni distinte fino al completamento dell'eventuale fusione? In alternativa, non era preferibile delegare a un soggetto terzo la guida di questa transizione? Esiste un conflitto d'interessi, come suggerito dai documenti di analoga nomina congiunta (Pontelongo-Chioggia) avvenuta nel 2014? Come potrà il nuovo Direttore, che già dirige a scavalco le case di riposo di Pontelongo e Chioggia, dirigere pure la casa di Riposo di Piove di Sacco che ha quasi il doppio dell'utenza di entrambe i suddetti enti? Come mai centrodestra e centrosinistra, che si sono succeduti alla guida del CRAUP, hanno lasciato vacante per 15 anni il ruolo di direttore?

Siamo preoccupati perché mentre le liste di attesa per usufruire dei servizi della casa di riposo si stanno allungando, la regione elargisce fondi ai privati per l'apertura di nuove strutture convenzionate e taglia quote a quelle pubbliche. Purtroppo questa vicenda ricorda vagamente le scelte fatte nel 1995 dalla classe politica Piovese che consegnò la direzione dell’ospedale di Piove di Sacco, allora con il doppio di prestazioni rispetto a quello clodiense, ai Chioggiotti. Sappiamo bene come sono andate le cose. Non vorremmo che anche il CRAUP facesse la stessa fine. Chiediamo ufficialmente al CDA della casa di riposo e alla giunta comunale di Piove di Sacco di esporre in un confronto pubblico le loro decisioni."