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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scuola

Donazzan: «No all'avvio del prossimo anno scolastico a inizio settembre»

Videoconferenza per l'assessore regionale all'istruzione e alla formazione con il ministro Azzolina: «Il mese di settembre potrebbe rappresentare una speranza per il settore del turismo interno, e impegnare famiglie e ragazzi a scuola significherebbe penalizzare ulteriormente un settore già massacrato dalla pandemia»

«Il Veneto è impegnato dal primo giorno in questa emergenza, e la scuola è il settore che più è stato coinvolto, dopo la sanità, in termini di organizzazione e di relazioni sociali. Ho trovato francamente tardivo ed inappropriato l’incontro avvenuto solo in seguito alla richiesta della IX Commissione della Conferenza Stato-Regioni»: inizia così la nota diffusa da Elena Donazzan, assessore regionale all'istruzione e alla formazione, dopo l’incontro in videoconferenza con il Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, svoltosi nella mattinata di martedì 7 aprile insieme agli assessori alla scuola delle altre Regioni e Province autonome.

Critica

Aggiunge l'assessore Donazzan: «L’istruzione, va ricordato, è materia concorrente con lo Stato: in Veneto si è sempre lavorato in stretto contatto con le istituzioni nazionali, basando la relazione sul confronto e sulla leale collaborazione. Sono intervenuta richiamando il Ministro a questa collaborazione e a questo confronto, sottolineando in particolare alcune esigenze della scuola veneta legate alla formazione professionale, che rischia di essere trattata diversamente e con maggiore difficoltà, nella didattica e negli impegni da onorare, rispetto alle scuole dello Stato. Ho illustrato infatti al Ministro e ai tecnici presenti che le nostre Scuole della formazione professionale sono state, e lo sono tutt’ora, da noi monitoriate ed ispezionate, ed i nostri studenti sottoposti ad un carico di lavoro impressionante, se paragonato ad altre scuole che non devono ottemperare a certe prescrizioni. FormaVeneto e i sindacati veneti condividono con la Regione del Veneto che se di pari dignità si parla nella legge, questa debba essere effettiva. Ho infine sottolineato al Ministro che il calendario scolastico, ovvero l’organizzazione del tempo delle giornate di scuola, è prerogativa delle Regioni: per questo, dopo un confronto con il collega al Turismo Federico Caner, ho ribadito la nostra critica per un’eventuale avvio dell’anno scolastico 2020/21 nei primissimi giorni di settembre. Augurandoci che l’emergenza vada velocemente scemando e che gli effetti delle misure di contenimento si esauriscano al più presto, il mese di settembre potrebbe rappresentare una speranza per il settore del turismo interno. E certo, impegnare famiglie e ragazzi a scuola significherebbe penalizzare ulteriormente un settore già massacrato dalla pandemia Covid-19».

«Incontro surreale»

Un concetto che viene ribadito anche in un comunicato congiunto dell'assessore Donazzan con la pari ruolo piemontese Elena Chiorino, entrambe di Fratelli d'Italia: «Abbiamo assistito stamane ad un incontro surreale, a dimostrazione che il Ministro Azzolina sta sbagliando nei tempi e nei modi, dimostrando di non avere le idee chiare neppure sulle competenze costituzionali legate all'Istruzione e alla Formazione Professionale. La posizione nostra e del nostro Partito è che il rientro a scuola è auspicabile, se supportato ovviamente dalla comunità scientifica, o che le lezioni continuino anche a distanza per l’intero mese di giugno ed oltre se necessario a colmare lacune incolmabili dei nostri studenti, in particolare negli ultimi anni di ogni grado di istruzione».

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