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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Lavorare con i cani: come si diventa istruttori cinofili e tutte le informazioni utili

Torna la rubrica settimanale curata da Laura Lubian che illustra i passaggi necessari per qualificarsi e fornisce una serie di consigli a chi vuole intraprendere questa carriera

Laura Lubian, dopo averci parlato nel primo appuntamento di come accogliere un cucciolo, tratta ora il tema della professione.

In questi giorni ho ricevuto alcune domande da parte vostra, la più frequente è stata sicuramente quella di come iniziare il mio lavoro e quindi con piacere togliamo subito questa curiosità. L’istruttore cinofilo è una figura professionale in aumento perché la cultura cinofila si è sviluppata moltissimo e il cane è diventato parte integrante della famiglia. Per questo sono cresciute le richieste e le esigenze in questo ambito.

Le tipologie di corsi

Ormai in tutta Italia ci sono parecchi corsi per diventare istruttori cinofili: il segreto è informarsi bene sul percorso formativo che offrono, perché può capitare di trovarne di validi e completi o di trovarne alcuni superficiali. Ormai si possono reperire corsi on-line, corsi intensivi di pochi giorni o di tre-quattro fine settimana. Questi corsi però non sono in grado di formare una persona che vuole diventare veramente un istruttore cinofilo, al massimo possono dare delle informazioni in più per capire meglio il proprio cane. Fanno leva sul fatto che non si perde troppo tempo e che danno la possibilità di dichiararsi istruttori cinofili creandosi una clientela che gli affida il proprio cane. Con il rischio che questi istruttori improvvisati abbiano poca esperienza e la conseguenza che gli istruttori facciano coi cani sbagli con i quali i proprietari dovranno lavorare in seguito per risolvere o che si porteranno dietro per l’intera vita del cane.

Professionalità e serietà

Io mi sono formata a Roma nella grande scuola cinofila Indiana Kayowa. Il corso in sé è durato un anno ma è stato solo l’inizio della mia formazione, perché poi lì ho lavorato intensamente per vari anni conoscendo tantissimi settori della cinofilia: dall’educazione, alla gestione di un centro, alle numerose discipline, alla gestione dei cani-attori, all’organizzazione di eventi, e cosi via. Non necessariamente bisogna andare così lontano, ne abbiamo di molto validi anche qui in zona, ma l’importante è scegliere davvero quello giusto e completo.

Una formazione da sviluppare

Diventare istruttore cinofilo significa avere una passione tale da dedicare del tempo per conoscere le varie teorie sviluppate in tutti questi anni sullo studio dei cani e contemporaneamente dedicare tantissimo tempo ad osservare e interagire con più cani possibili in situazioni diverse. L’esperienza sul campo permette di sviluppare la capacità di capire velocemente caratteristiche, problematiche, disagi e reali necessità di ogni cane (quelle descritte dai proprietari sono spesso imprecise o poco veritiere) per intervenire in maniera corretta creando un rapporto equilibrato tra cane e proprietario. È altrettanto importante conoscere l’origine del cane e le particolarità delle varie razze. Ogni cane nasce con delle caratteristiche e delle esigenze differenti ed è buona regola, sia per gli educatori cinofili ma anche per i futuri proprietari, informarsi prima il più possibile per poter gestire al meglio ognuno di loro.

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Le abilità di un buon educatore

Al giorno d’oggi le persone che vogliono scoprire questo mondo si renderanno conto che ci sono molte teorie, anche contrastanti, sull’educazione del cane. La differenza per ogni istruttore cinofilo è fare tanta pratica sul campo: studiare il cane nei suoi comportamenti, stati d’animo e ancora di più capire i proprietari! Sembra esagerato ma bisogna imparare a capire anche loro; perché i cani sono libri aperti e non sanno mentire, mentre alcuni proprietari possono non essere del tutto sinceri e quindi il lavoro da fare diventa doppio. Ogni istruttore cinofilo deve essere in grado di riconoscere e comprendere il linguaggio dei cani. Le persone comunicano maggiormente attraverso la parola, i cani invece comunicano con noi costantemente attraverso le posture del corpo, il movimento delle varie parti e ovviamente gli abbai. Bisogna anche saper seguire al meglio l’educazione di ogni cucciolo e di fornire ai proprietari tutti gli strumenti utili per la sua corretta gestione quotidiana. La crescita di un cucciolo è la fase più importante perché è il momento in cui si forma il carattere e il bagaglio di esperienze che il cane si porterà dietro per tutta la vita. Un’altra abilità importante è saper motivare ogni cane, ce ne sono di iperattivi e altri che non si scomoderanno facilmente. Il segreto è capire quali sono le motivazioni di ognuno e insegnare ai proprietari a gestirle per creare un bel rapporto di complicità e di intesa.

Come iniziare

Ci si può rivolgere ad un ente che organizza corsi, come per esempio CSEN (www.csencinofilia.it) o ENCI (www.enci.it). E’ bene informarsi sui docenti e sul programma formativo per capire come vengono strutturati. Ancora di più bisogna informarsi sul tirocinio previsto, perché è fondamentale che sia inclusa tanta pratica in un centro cinofilo dove ci si può affiancare ad un istruttore per capire ogni tipo di dinamica. Generalmente c’è un minimo di ore di tirocinio da svolgere, ma chi davvero ha una grande motivazione non avrà problemi a superare di gran lunga le ore previste per formarsi. Perché non si smette mai di imparare in mezzo ai cani, a volte il percorso può essere faticoso ma non mancheranno mai stimoli nuovi e soprattutto enormi soddisfazioni.

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