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I reperti archeologici della Rocca di Monselice in mostra in Spagna

Fino al 15 marzo 2023 un nucleo di reperti provenienti dal castrum di Monselice è in esposizione nella città spagnola di Cordova, nell’ambito di una mostra archeologica sul Cristianesimo Mediterraneo

Fino al 15 marzo 2023 un nucleo di reperti provenienti dal castrum di Monselice è in esposizione nella città spagnola di Cordova, nell’ambito di una mostra archeologica sul Cristianesimo Mediterraneo.

Mostra

La mostra, intitolata “Cambio de Era. Cordoba y el Mediterraneo cristiano”, ha come obiettivo quello di ricostruire la nascita e l’evoluzione del primo cristianesimo nel Mediterraneo, dall’origine dell’iconografia cristiana al suo consolidamento e l’impatto culturale, economico e politico che la nuova religione ebbe tra il terzo e la fine del sesto secolo. «L’inserimento di questi reperti veneti in una grande mostra di respiro internazionale - fa sapere l’assessore regionale al Patrimonio, Francesco Calzavara - dimostra la volontà di promuovere la storia millenaria di una delle fortificazioni tra le più significative nell’Italia nord-orientale. Un luogo intriso di storia, che sarà capace di completare l’offerta artistico-culturale del Veneto anche grazie alle nuove indagini e agli strumenti scientifici innovativi che hanno accompagnato l’ultima campagna di scavo, svolta dalla squadra di archeologia medievale dell’Università degli Studi di Padova per concessione ministeriale. Grazie a questo protocollo abbiamo tracciato la strada per valorizzare un luogo di studio che arricchirà ulteriormente il nostro patrimonio regionale». Tra i reperti più significativi di Monselice, messi in luce nel 1989 da Gian Pietro Brogiolo, vi è la crocetta aurea rinvenuta nella tomba bisoma n. 748-749 tra il capo dei due defunti, in origine cucita sul sudario (o velo) funebre. L’uso delle crocette auree si riscontra tra i Longobardi dopo il loro ingresso nella penisola, introdotto, molto probabilmente, sotto influenza bizantina e venne interpretato come segno del loro progressivo avvicinamento al cattolicesimo e adesione agli orientamenti politico-culturali ostentati dalle aristocrazie. L’iconografia presente su questi oggetti in mostra a Cordova vede, peraltro, la convivenza di elementi pagani accanto a motivi squisitamente cristiani (colombe, oranti, monogrammi) quasi a suggerire che la loro collocazione in corrispondenza del volto o sul petto, avessero una funzione apotropaica e magica contro il male e i pericoli.

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