Disservizi in ospedale: "Una presa in giro"
Provate prenotare una visita specialistica urgente in qualsiasi Ospedale, vedrete che non ci sarà posto se non tra mesi o addirittura anni! Però, se lo chiedi a pagamento in libera professione, cioè nelle stesse intramurali dell’Ospedale, diventa possibile nel giro di pochissimi giorni; e contrariamente a quanto disposto dalla disciplina intramoenia, la visita invece avverrà nell’orario normale orario di lavoro del medico, e la visita sarà effettuata proprio dallo stesso equipe medico che sarebbe potuta avvenire con la prenotazione con la ricetta urgente, e che non era proprio possibile avere! Ma è una vera presa in giro! E i nostri contributi sanitari versati da una vita che fine hanno fatto? La visita in intramoenia comporta un pagamento diretto da parte del malato e non sempre la cosa, dal punto di vista economico per lui, è possibile, così nella maggioranza dei casi la vista, proprio per la difficoltà economica del paziente, non si farà e il malato inevitabilmente si potrà nel frattempo aggravare… Ma quale è il dovere e lo spirito stesso della sanità pubblica? Il giuramento di Ipocrate che tutti i medici fanno, che senso e che valore ha? Peggio se si dovrà ricorre direttamente ai privati. Non parliamo poi dei Pronto Soccorso, dove ormai sono le cooperative che operano! Ecco un fatto che mi è capitato non tanto tempo fa. Ho la moglie malata grave di Alzheimer, bisognosa ormai da tempo di assistenza diretta 24 su 24, che per una grave carenza di potassio, interpellato il medico, vista la gravità del momento, con sua ricetta di urgenza, la invia al pronto soccorso per un prelievo urgente e per una flebo. L’autoambulanza alle15,00 arrivò, ma non mi permise di salire con lei e le fece subito un prelievo, per anticipare poi, così disse l’infermiere, la somministrazione del flebo una volta arrivata al PS. La seguii con l’auto ma all’arrivo… consegnai la sua tessera sanitaria ma non mi fecero entrare e rimanere con lei e la posero su un lettino in corridoio…..in attesa.. Preciso che sono anche il suo A.D.S. Faccio subito presente in accettazione, lo stato di mia moglie che deve essere assistita di persona perchè potrebbe agitarsi e della sua incontinenza. Mi assicurarono la loro assistenza e non mi lasciano entrare. Dopo quattro ore viene finalmente vista, rifanno il prelievo perchè non trovavano quello fatto in autoambulanza, e attendono l’esito. Altra ora di attesa. Non c’erano più pazienti in attesa al PS! Allora sbotto e chiedo di parlare con un dottore: che dopo un quarto d’ora arriva il quale candidamente dice di aver visto la moglie solo ij quel momento, perchè risultava essere in codice bianco. Quando poi spiegai il tutto capì la gravità della situazione e mi fece entrare. La moglie era in uno stato irriconoscibile, nervosa come non l’avevo mai vista, tesa tremava e mi chiamava, era puzzolente, proprio per la sua incontinenza, ma con la flebo attaccata. Pregai una OSS se fosse possibile lavarla e cambiarla al che subito hanno provveduto. Quando tutto era terminato, dopo circa un’altra ora chiesi se potevo portarla a casa. Ho visto un temporeggiamento da parte dei medici. Capii che era arrivata l’ora del cambio di turno dei medici. Allora, dietro mia insistenza e assumendomi tutte le responsabilità anche di ADS, pretesi che mia moglie potesse tornare a casa. Però nel licenziarmi, non trovarono più la tessera sanitaria che avevo consegnato all’entrata e quindi mi fecero, su mia esplicita richiesta, una dichiarazione che era smarrita in PS… Erano ormai passate le 23,00 di sera. Non ci ho più visto! L’indomani dovetti anche fare denuncia di smarrimento della tessera sanitaria di mia moglie da Carabinieri e quindi recarmi al distretto e richiederne subito una nuova… Una vera odissea… Feci anche varie PEC denunciando il fatto; in Regione all’Assessore alla Sanità, al Direttore dell’Ospedale, e alla segreteria ULSS 6 Euganea di Padova. Ricevetti per la verità le scuse solo dal Direttore dell’Ospedale, nulla più …. Ma è questa la Sanità Pubblica? Si deve forse ricorrere alla Pretura? E poi decantano che in Veneto la Sanità e la migliore! Non aggiungo altro…
Antonio Maggiolo