Marciapiede zoppo sul ponte del Bassanello, la denuncia del consigliere Moneta
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di Roberto Carlo Moneta, consigliere del Comune di Padova, vice presidente della Commissione VIII politiche di controllo e garanzia, membro della Commissione V politiche del territorio, dell'ambiente e delle infrastrutture e membro della Commissione VII politiche sportive e giovanili. Eletto con la lista Bitonci Sindaco.
"Sul ponte del Bassanello-Scaricatore, da via Adriatica in direzione di via Cavallotti, la carreggiata stradale è composta da due corsie per auto e autobus, in un unico senso di marcia verso il centro città, dalle due corsie per il tram e da un marciapiede pedonale.
Da alcuni anni però il marciapiede è stato reso molto stretto dopo l'installazione di paracarri in ferro che di fatto ne hanno dimezzato la superficie calpestabile. Oggi anche due persone a piedi faticano a camminare affiancate e quando si incontra un pedone proveniente dal senso opposto bisogna scegliere chi dei due si deve stringere appoggiandosi al parapetto. Il passaggio pedonale è molto frequentato dagli utenti che dalla Guizza o dalla Paltana vogliono raggiungere il Bassanello dove si trovano le fermate di autobus e tram, oltre all'argine ciclopedonale in direzione Madonna Pellegrina.
Oltretutto la strettoia impedisce il passaggio ai ciclisti che, allo stesso tempo, si trovano di fronte al divieto di transito lungo le corsie preferenziali del tram e devono immettersi nella trafficatissima carreggiata stradale. Per evitare il pericolo di essere investiti i ciclisti ignorano l'assurdo divieto, ma anche molti pedoni e sportivi preferiscono correre lungo le rotaie del tram piuttosto di rimanere incastrati nello stretto marciapiede
Non può valere come alternativa nemmeno l'imponente ponte ciclopedonale realizzato dopo l'avvento del tram e che attraversa il fiume a qualche centinaio di metri di distanza, perchè da via Adriatica e da via Vittorio Veneto non è agevolmente raggiungibile e costringe gli utenti a deviare allungando il tragitto di qualche minuto. La soluzione più rapida ed efficace sicuramente è ripristinare il marciapiede nella sua dimensione originaria, spostando i paracarri a lato della superficie già disponibile. In questo modo lo spazio calpestabile diverrebbe di quasi due metri e vi potrebbero transitare in completa sicurezza sia i pedoni che i ciclisti. Credo sia un importante quanto semplice intervento per la viabilità urbana.
L'amministrazione comunale non deve concentrarsi sulla progettualità di grandi opere o di nuove linee tramviarie quando non è in grado di affrontare nemmeno le situazioni più facili da gestire. Come si possono incentivare le persone a muoversi a piedi o in bicicletta se non si rimuovono le barriere architettoniche di accesso a una mobilità più sostenibile? Se l'amministrazione, come ha recentemente dichiarato, vuole creare la bicipolitana padovana, bisogna intervenire urgentemente sui tratti che sono stati classificati dalle associazioni come i più pericolosi, fra i quali rientra proprio il Bassanello".
Avv. Roberto Carlo Moneta, consigliere comunale di Padova