Solesino, multe ingiuste: scrupoli di coscienza e polemiche
Un cittadino di Solesino, avvicinato un responsabile del Comitato, scambia un veloce dialogo su di una vicenda vissuta direttamente e riguardante una multa per eccesso di velocità. L'accalorato racconto è pregno di smaniosa ricerca di legalità e giustizia, oltre che di riscontro civico, proprio perchè il dubbio di una probabile ingiustizia, lo avvince e gli impone di parlarne con qualcuno per tentare di trovare riscontro e tranquillizzarsi. Per la verità ne ha parlato frettolosamente anche con un legale, ma tutto si risolve con un banale "pour parler".
Il fatto. Al proprio indirizzo arriva una contravvenzione, intestata alla moglie, da parte della polizia locale di Solesino per eccesso di velocità, in un tratto di strada dove il limite era di 50 chilometri all'ora. Entrambi verificano il documento scoprendo che in realtà, alla data dell'infrazione, il conduttore era proprio il marito che aveva preso in prestito l'auto. Scorrendo con minuziosa analisi la multa, l'attento interlocutore, scopre anche che in base alle coordinate identificate nella relazione, il tratto di strada "inquisito" era invece soggetto al limite di 70 all'ora e non come addebitato erroneamente dalla polizia locale in 50 chilometri all'ora. Si reca quindi al comando della polizia locale conferendo direttamente col comandante, il quale, capito immediatamente l'"errore" madornale, tranquillizza il malcapitato automobilista "stracciando" la multa e liberandolo dall'incombenza pecuniaria.
Lo scrupolo di coscienza che sovviene a questo zelante ed attento cittadino è il dilemma che lo ha assalito vedendo una fila consistente di utenti a loro volta multati ed alle prese con il pagamento "scontato" del 30% : quante multe comminate saranno state corrette e legittime e invece quante altre non lo saranno state, provocando oltre ad un illecito anche una forzatura e un palese abuso? Certo, l'ignoranza non paga, tuttavia le Istituzioni dovrebbero essere le prime ad essere garanti della correttezza, mentre in realtà le contrapposizioni, talvolta neanche decorose, pongono le istituzioni in continuo conflitto e vessazione contro gli stessi cittadini, mentre il "cappello" delle Garanzie costituzionali dovrebbe essere il medesimo!
Le polemiche quindi si ingrossano, dopo la vicenda dello "Scout-Speed" ed una ipotetica "strumentalizzazione" del Codice della Strada per "far cassa" per ristorare la esangue economia del Comune, almeno nell'immaginario collettivo, si aggiungono anche altri dubbi che certamente non favoriscono la trasparenza e la correttezza degli organi accertatori e delle Istituzioni coinvolte ma anzi gettano ulteriori ombre.