Protesta de "Le Gabbie Vuote" contro la festa del sacrificio del calendario islamico
Nel fine settimana, a Padova, una trentina di attivisti de Le Gabbie Vuote hanno organizzato un presidio per: "Protestare contro la mattanza di milioni di ovini e caprini che verranno brutalmente sgozzati, come previsto dalla festa del sacrificio del calendario religioso islamico".
"Moltissime persone compiono questa barbarie, - spiegano gli attivisti in una nota - che è di fatto una vera tortura nei confronti degli animali, nelle loro abitazioni private e davanti ai bambini. Questa di fatto è una vera tortura per gli animali ed è totalmente diseducativo per i bambini stessi. Numerose le segnalazioni di musulmani che macellano capre o pecore nel giardino dell'abitazione privata, sgozzandole e poi facendole lentamente morire dissanguate. Il rito islamico prevede infatti che il sangue defluisca secondo un lungo e complicato procedimento, prima che la carne possa essere cucinata e quindi consumata in modo conforme alla religione".
"Dopo il Sacrificio infatti, è previsto che tutti i partecipanti mangino la carne dell'animale sacrificato, secondo la tradizione del rito. - concludono - La libertà di culto, e le tradizioni dei popoli non possono contemplare simili barbarie in una società civile, nel 2017 sentir parlare di 'sacrifici' non è accettabile. È stato chiesto al Sindaco ed alle forze dell'ordine del Comune di Padova di emettere ordinanze per controllare negli allevamenti dei sopra citati animali che non ci siano vendite per gli sgozzamenti nelle case, cosa che avviene soprattutto in periferia e nelle campagne".