"Via Umberto I a Santa Margherita d'Adige assediata da traffico pesante"
Riportiamo e pubblichiamo:
"La mia protesta, fatta nella campagna elettorale per le amministrative del 2013 a Santa Margherita d'Adige, sulla pericolosità di riversare il traffico di un casello autostradale su strade non in grado di reggerlo, si è dimostrata motivata dai fatti che ora constatiamo direttamente sulla nostra pelle di cittadini residenti in via Umberto I, che non è altro la provinciale 18 della Scodosia, che accoglie il traffico proveniente della vecchia regionale 10 per raggiungere i centri di Santa Margherita, San Vitale, Casale ecc..
Dopo l'apertura del casello di Santa Margherita, la mancanza di infrastrutture stradali di raccordo al casello si è fatta sentire. Il prolungamento della regionale 10 da Carceri a Santa Margherita, dopo rifinanziamenti vari, ora si inoltra nella giungla degli espropri, e chi sosteneva che via Umberto si sarebbe trasformata in una tangenziale di accesso al casello per il traffico proveniente dalla vecchia Statale 10 dimostra ora le sue ragioni. La via è densamente popolata, ricca di abitazioni in fronte strada che subiscono danni strutturali dalle vibrazioni del passaggio dei camion, impossibile qualsiasi intervento di allargamento o il ricavo di una pista ciclabile.
Da residente posso testimoniare che il passaggio di un tir a velocità sostenuta produce in casa un effetto terremoto. L'edificio vibra, vibrano persino piatti e bicchieri riposti nei loro ripiani, e le crepe sui muri abbondano, per non parlare dell'aumento dell'inquinamento acustico, di smog e polveri sottili. Questa situazione è denunciata da tutti i residenti, che rimarcano pure la pericolosità per pedoni e ciclisti di una strada che dimostra tutti i suoi limiti di provinciale di paese di campagna.
Capisco che anche i sindaci abbiano le mani legate, qualsiasi ordinanza di limitazione al traffico pesante, infatti, si riverserebbe sul comune confinante. Spero si intervenga prontamente almeno sulla limitazione della velocità, con tuti i mezzi possibili: aumento di controlli da parte delle forze dell'ordine e istallazione di limitatori di velocità e autovelox.
A suo tempo, la soluzione era semplice, dall'incrocio che precede il casello (che presto sarà messo in sicurezza da una rotonda), bastava ricavare un rettilineo di 3 chilometri verso la statale 10 che sbucasse in mezzo tra l'incrocio di Vallancon e il centro di Saletto. Questo facile e poco costoso intervento, che doveva prendersi a carico chi fa reddito con l'autostrada, avrebbe permesso la salvaguardia dal traffico nei centri abitati di Saletto e Santa Margherita.
Andrea Franchin, consigliere di minoranza ("Insieme per Servire") nel Comune di Santa Margherita d'Adige."