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Maltempo, Coldiretti: crisi anche nel padovano

Secondo Coldiretti a causa delle piogge danni ingenti in tutto il comparto: nel padovano a rimetterci è soprattutto il mais, le cui semine sono bloccate al 50% ma anche la soia

Sta ormai per giungere l’estate ma il maltempo continua inesorabilmente a imperversare sulla Penisola arrecando ingenti danni a tutto il comparto agricolo. Nel padovano, riferisce in una nota Coldiretti, a rimetterci è soprattutto il mais, le cui semine sono bloccate al 50% ma anche la soia. Ma è tutta la Regione ad essere colpita: secondo sempre il comunicato di Coldiretti, in Veneto si è praticamente dimezzato il raccolto di soia e mais ma è danneggiato anche il 20% del fieno.


 

Nel veronese a registra la metà della fioritura rispetto agli anni scorsi per le susine, pesche, nettarine e albicocche mentre le ciliegie si sono spaccate prima della maturazione per la troppa acqua. Lo stesso governatore della regione Luca Zaia ha sottolineato come «siamo di fronte a una calamità naturale senza precedenti: se continuerà così, siamo a rischio produzione zero per fine 2013». Il governatore ha anche annunciato di voler ampliare la richiesta di stato di calamità a tutta la Regione. Richiesta avanzata anche dalla stessa Coldiretti.


 

Il mese di maggio appena trascorso è stato il più freddo degli ultimi 22 anni hanno riferito gli esperti. Secondo i dati del Centre Nazionale delle Ricerche la primavera 2013 è risultata, per l'Italia settentrionale, tra le più piovose dell'ultimo secolo, con temperature che, nel mese di maggio, hanno diviso il Paese facendo registrare mezzo grado sopra la media al sud e nove decimi di grado sotto media al nord. In particolare, per quanto riguarda le precipitazioni, il Cnr ha registrato: +20% (rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000) a livello nazionale, che per il nord Italia sale fino al 50% di precipitazioni in più rispetto alla media (la 13esima più piovosa dal 1800 ad oggi); altrettanto piovose per l'Italia settentrionale furono le stagioni primaverili del 1936 e del 1905 (+51% e +53% rispettivamente), ma per trovarne una decisamente più piovosa bisogna spingersi fino al 1898 quando si ebbe l'88% di pioggia in più rispetto alla media 1971-2000.

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