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Le piste ciclabili invadono Padova

Secondo l'Istat la città di Padova è quella con maggior densità di piste ciclabili (164,8). Non a caso Il Comune nel 2010 ha messo al centro delle sue politiche quello di un piano per la ciclabilità istituendo il "Bici Masterplan 2010-2015".

La mobilità urbana è uno degli aspetti più importanti per quanto riguarda le politiche di sviluppo sostenibile. Il Belpaese sembra andare sempre più in direzione di una mobilita alternativa e soprattutto più sostenibile. Lo afferma l’Istat nel Focus “Mobilità Urbana 2011” pubblicatolo lo scorso 14 giugno. La fotografia che ne esce fuori è quella sicuramente di una Italia più ecologica: il comparto delle auto meno inquinanti, che rappresenta il 46,9% del totale, è in aumento del 9,4% rispetto al 2010; nei grandi centri metropolitani è più consistente il numero di persone (il 67%) che fanno ricorso al sistema pubblico di trasporti; nel 2011 aumenta del 2% rispetto all’anno precedente la disponibilità di aree pedonali e anche l’estensione delle zone a traffico limitato (+1,7%); cresce, inoltre, del 4,1% la disponibilità degli stalli di sosta in parcheggi di scambio volti a favorire l’uso del mezzo pubblico; aumentano anche le piste ciclabili (+6,1%).
 

Proprio per quanto riguarda questo ultimo aspetto, tra i 99 comuni capoluoghi dotati di piste ciclabili, quelli che presentano le maggiori densità infrastrutturali sono tutti localizzati al nord. Secondo l’Istat la città di Padova è quella con maggior densità di piste ciclabili (164,8). Non a caso Il Comune nel 2010 ha messo al centro delle sue politiche quello di un piano per la ciclabilità istituendo il “Bici Masterplan 2010-2015”. Con questo piano quinquennale il comune ha voluto creare le condizioni perché la bicicletta ritornasse ad essere, nella città, il mezzo di trasporto più semplice, veloce, economico, restituendole lo spazio e la dignità che le compete. La bicicletta, infatti, è riconosciuta come unico veicolo veramente a misura d’uomo: costa poco, usa energie rinnovabili, non inquina, occupa poco spazio, si parcheggia con facilità, richiede poca manutenzione, è facile da usare. L’obiettivo finale non è solo costruire ovunque piste ciclabili, ma rendere ciclabili tutte le strade urbane, rendendole sicure per i ciclisti fino a ridurre a zero gli incidenti, che oggi si verificano con la media di uno al giorno.
 

È questo, infatti, uno dei dati più allarmanti che evidenzia anche il Focus dell’Istat. La bicicletta continua ad essere il mezzo più pericoloso: si legge, infatti, che «per quanto concerne i grandi comuni, i tassi di mortalità più elevati per i conducenti e i passeggeri di biciclette si registrano a Verona, Bologna e Padova (rispettivamente 1,14, 1,05 e 0,93 per 100.000 abitanti nel 2011)». Un record di cui non andare certamente fieri. Altro dato significativo che esce fuori dal Rapporto è quello che riguarda il tasso di motorizzazione dei veicoli a più bassi standard emissivi. Padova, insieme ad altre 32 città italiane, è il comune dove questo tasso è inferiore ai valori della media nazionale e cioè il 46,9%. Dato positivo è invece quello che riguarda l’offerta di infrastrutture per il trasporto pubblico urbano: Padova rileva una buona dotazione di infrastrutture con densità superiori ai 200 km per 100 km². Una buona media che sottolinea sicuramente l’impegno del comune nel sostenere il trasporto pubblico urbano come modalità di trasporto principe.

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