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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Responsabilità aziendale: c’è chi la attua in ogni sua declinazione

Scegliere di rendicontare il proprio operato è dimostrazione di serietà e impegno costante

Quando si deve gestire “la cosa pubblica” non è sempre facile né scontato riuscire a rendere conto delle proprie azioni in modo dettagliato ed esaustivo, soprattutto in tempi come questi, in cui temi come la sostenibilità ambientale, sociale ed economica sono molto sentiti e sempre sotto la lente d’ingrandimento.

Eppure c’è chi riesce non solo a gestire il proprio lavoro in modo esemplare, ma anche a renderne conto ai cosiddetti stakeholder. 

Etra modello di trasparenza grazie al Bilancio di Sostenibilità

Proprio a tal fine, Etra, multiutility a servizio di quasi 600 mila abitanti e 70 Comuni tra le province di Padova e Vicenza, sceglie di pubblicare puntualmente, ogni anno da 16 anni nonostante non vi sia obbligo di legge, il Bilancio di Sostenibilità a disposizione degli utenti e non solo, attuando un’operazione di trasparenzainformazione partecipazione.

“È uno strumento che certifica le nostre attività in maniera chiara.” Spiega Flavio Frasson, presidente del Consiglio di gestione di Etra. “Siamo stati tra i primi in Italia a pubblicarlo con regolarità, e ci crediamo al punto tale che impegniamo i nostri uffici per diversi mesi nella sua compilazione. Questo nonostante non sia un obbligo di legge, ma una scelta consapevole della Governance che risponde a valori di trasparenza e responsabilità sociale. Secondo i principi aziendali di attenzione alla persona e all’ambiente e integrità nella gestione delle attività”.

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Il volume, che nella sua versione estesa conta 214 pagine, 36 in quella sintetica, ed è scaricabile dal sito di Etra, affronta tutti i temi attinenti le molte attività dell’azienda nell’anno precedente, in questo caso il 2022.

“Si parla, soprattutto attraverso i numeri, dei servizi erogati, della governance e dei suoi principi, della gestione nello spirito della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche delle performance economiche e del valore distribuito, di investimenti per il territorio e del costo dei servizi. Si chiude con la sostenibilità sociale, la diversità e l'inclusione, la formazione, la salute e la sicurezza per i dipendenti”. Parole della Presidente del Consiglio di Sorveglianza, Morena Martini.

Il Direttore generale di Etra, Domenico Lenzi, spiega che “Il Bilancio di sostenibilità certifica come abbiamo messo le persone al primo posto, concentrandoci sul benessere delle nostre comunità, del nostro territorio e delle nuove generazioni e rafforzando la capacità di risposta alle sfide attuali e future, nel rispetto dei principi della sostenibilità. I dati che contiene non sono solo numeri, ma la dimostrazione della ricaduta positiva della nostra attività sul territorio, sulle persone e sull’ambiente.”

L’acqua è una risorsa preziosa: i numeri di una gestione consapevole

L’acqua erogata da Etra è buona, sicura e sempre disponibile, questo grazie anche ad investimenti per 51,8 milioni di euro diretti a migliorare le reti e la depurazione. 

Etra sta lavorando per rendere sempre più sostenibile il processo che porta l’acqua nelle nostre case. Nell'ottica del risparmio di una risorsa che non è più considerata inesauribile e della mitigazione dell’impatto delle attività umane, nel 2022 il prelievo è stato ridotto del 3,8 per cento rispetto all’anno precedente, per un totale di 61 milioni e 181 mila metri cubi di acqua complessivi. 

Non solo: si è lavorato per la riduzione delle perdite. Nel 2022 sono state il 33,3%, con un miglioramento rispetto al 2021 di 1,4 punti percentuali, a fronte di una media dei gestori idrici italiani del 40,7%.

I rifiuti protagonisti nell’economia circolare

Per quanto riguarda il servizio rifiuti, nel 2022 Etra ha gestito la raccolta di 221,8 mila tonnellate di urbani e assimilati per 62 Comuni soci e 550 mila abitanti, con una media di raccolta differenziata del 76,4%. Di tutto il rifiuto raccolto sono state avviate a recupero oltre 201.000 tonnellate, pari al 91 per cento.

In questo senso, un passo importante nella valorizzazione di una frazione del rifiuto domestico, l’umido, è stata l’immissione in rete del primo metro cubo di biometano prodotto con biogas dell’impianto di trattamento di rifiuti di Etra a Bassano del Grappa.

Etra: volano di sviluppo per il territorio

Nel 2022 gli acquisti di beni e servizi da parte di Etra sono stati quasi 151 milioni di Euro, di questi il 61,9 per cento all’interno del Veneto e il 44,2 per cento nelle province di Padova e Vicenza. Dati in crescita rispetto al 2021. Questo significa che l’attività di Etra continua a creare valore per il territorio. 

Inoltre, contribuisce anche a sostenere l’occupazione tra i fornitori. Tale occupazione indiretta è stimabile nel 2022 in 448 lavoratori, di cui 89 provenienti da cooperative sociali. 

Questi valori, insieme ai dati relativi agli investimenti (70,6 milioni di euro nel 2022), rafforzano il ruolo di Etra quale protagonista dell’economia locale e garanzia di continuità occupazionale. 

A proposito di occupazione, sono 1.023 i dipendenti di Etra nel 2022, in crescita del 2,4 per cento rispetto al 2021. Di questi, 44 appartengono alle categorie protette, 17 di nazionalità non italiana. Il 25,7 per cento sono donne, una percentuale maggiore rispetto alla media delle utilities italiane del 2021, che era il 23 per cento. Tra i 31 tra quadri e dirigenti le donne sono 8 e tra gli impiegati rappresentano il 56 per cento. In crescita anche le ore di formazione, il 35 per cento in più rispetto al 2021, circa 30 ore/anno per dipendente.

Infine, sono stati presentati i risultati economici e patrimoniali di Etra, che presentano un’azienda solida, affidabile e in buona salute, sintomo dell’adeguatezza della strategia operativa pianificata. 

Nell’esercizio 2022, il valore economico globale lordo creato dall’azienda si attesta a euro 185,2 milioni (+12% rispetto al 2021). L’85% della ricchezza generata da Etra è stata distribuita agli stakeholder, mentre il 15% è stato destinato a sostenere l’importante piano di investimenti e a rafforzare la sostenibilità finanziaria della società.

Si pensa al futuro con il Piano Industriale 2023-2027

Definire gli indirizzi strategici per il territorio gestito a breve, medio e lungo termine. È questo l’obiettivo del Piano industriale, il documento approvato dai Comuni soci per il quinquennio 2023-2027

“I capisaldi sono la continuità nella gestione dei servizi pubblici locali.” Illustra il presidente di Etra, Flavio Frasson. “La tutela dell’ambiente e della risorsa idrica, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e lo sviluppo sostenibile del territorio. Questo agendo su quattro direttrici: la decarbonizzazione, l’ammodernamento infrastrutturale, la digitalizzazione e la circolarità.”

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La strategia di lungo periodo di Etra

Le due grandi scommesse per il futuro sono l'efficientamento energetico, a partire dall’utilizzo di fonti rinnovabili con l’estensione del fotovoltaico, e gli investimenti nella produzione di biogas e biometano.

Inoltre, si continuerà a puntare sull’ammodernamento di impianti e sedi e sulla realizzazione di nuovi poli logistici della raccolta rifiuti come quelli di Rubano, Bassano, Asiago e Camposampiero. 

Etra proseguirà nell’attività di ricerca delle perdite, di miglioramento e implementazione delle reti idriche e fognarie, nella centralizzazione del servizio depurazione, nella messa in sicurezza dei pozzi pedemontani e del sistema idrico dell’Altopiano di Asiago.

Per il miglioramento del servizio rifiuti, in collaborazione con i Comuni soci e il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, si interverrà articolando la raccolta su 5 giorni, realizzando la tariffa unica anche per le utenze non domestiche, aprendo gli ecocentri dovunque siano a tutti gli utenti, prevedendo anche isole aperte h24 e introducendo per i Comuni un servizio di vigilanza ambientale. 

Tutto questo per raggiungere l'obiettivo della raccolta differenziata entro il 2030, fissato dalla Regione Veneto all’84% a livello regionale e declinato per ciascun bacino territoriale con specifici obiettivi.

Si investirà, poi, ancora nel personale, nella formazione e nella sicurezza. 

Per quanto riguarda i servizi all’utenza e amministrativi, si lavora per l’integrazione del portale e della App per i clienti, per il miglioramento del gestionale, per il censimento utenze non domestiche e per potenziare il servizio clienti.

Etra punta a diventare una Società Benefit

Uno dei punti fondanti è il passaggio dall’attuale sistema duale di gestione verso un sistema più snello, che vedrà la costituzione di un Consiglio di Amministrazione e di un collegio Sindacale, cui saranno rispettivamente demandati la gestione e il controllo aziendale. 

Il cosiddetto "controllo analogo" sulle scelte strategiche della Società da parte dei sindaci continuerà, invece, ad essere svolto dalla Conferenza dei Servizi, cui saranno attribuiti poteri potenziati. Al suo interno un Comitato Operativo con compiti istruttori e di raccordo con il management aziendale. 

Infine, Etra acquisterà presto la qualifica di Società Benefit, e cioè di una società che, per volontà dei Comuni Soci, persegue non solo i tipici scopi societari, ma anche obiettivi funzionali al bene collettivo. 

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