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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Stadio Appiani, restauro da 600mila euro ma solo coi soldi degli sponsor

Il Comune vuole far risorgere la "fenice" dello sport cittadino ma senza attingere alle casse municipali. Il bando sarà pubblicato domani, scadenza per le offerte il 6 dicembre prossimo

Il tempio dello sport e in particolare del calcio padovano, il mitico stadio Appiani che ogni qualvolta viene eccezionalmente aperto registra il pienone, non può essere abbandonato all'incedere nefasto del tempo e del degrado. Per farlo "risorgere" come la mitologica araba fenice, servono, però, secondo uno studio di fattibilità dei tecnici comunali di palazzo Moroni, 600mila euro che le casse municipali non potrebbero sborsare. Ecco allora che la giunta Zanonato ha pensato di rivolgersi a degli sponsor che finanzino i lavori di riqualificazione.

LE SCADENZE. Il bando sarà pubblicato domani e chi deciderà di partecipare avrà tempo per presentare le proprie offerte fino al 6 dicembre prossimo. "L'Appiani è un impianto particolare, un fattore aggregante che mantiene alto lo spirito sportivo patavino – dichiara l'assessore allo Sport Umberto Zampieri illustrando il progetto – Infatti è uno spazio molto richiesto e sistemarlo è un obiettivo possibile grazie alla sua storia che lo indica come "bene culturale" e per questo l'amministrazione può chiedere l'intervento degli sponsor".

IL DOCUMENTO: LA PLANIMETRIA DELL'AREA

I LAVORI. Il progetto di massima prevede la sistemazione della tribuna ovest, di quella sud e relativi servizi. Il budget andrebbe così ripartito: 198mila per il recupero della tribuna ovest e dei relativi servizi; 150mila per il recupero della tribuna sud con relativi servizi; 252mila per l'adeguamento e la sistemazione degli spogliatoi.

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LE PROPOSTE PROMOZIONALI. "Dentro l'Appiani non ci saranno attività commerciali e attività promozionali che prevedano spese da parte del Comune - rassicura Zampieri - Lo sponsor potrà avanzare la propria proposta promozionale, con indicazione delle proprie esigenze e preferenze che sarà valutata dall'amministrazione e le eventuali modifiche saranno concordate".

 

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