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Cittadella, mister Gorini: «Frare e Giraudo out, Ternana squadra in salute, ma voglio vedere dai miei tanta personalità»

L’allenatore granata alla vigilia del match contro gli umbri: «Cassano dall'inizio è un'opzione. La classifica è buona, ma non dobbiamo rilassarci. Vorrei chiudere qualche partita senza subire gol»

Dare continuità alla vittoriosa rimonta contro il Lecco, magari blindando la porta difesa da Kastrati. Con questi desideri mister Gorini si avvicina alla gara del Tombolato contro la Ternana di Lucarelli, valida per la 9°giornata di campionato. Ecco tutte le dichiarazioni dell'allenatore granata in conferenza stampa.

Le condizioni dei singoli. «Frare è ancora fuori e in settimana si è Giraudo per un problema fisico. Giovedì dopo aver calciato ha sentito un fastidio e si è fermato subito. Con la sosta in arrivo, è inutile rischiarlo. Oggi farà dei controlli e capiremo l’entità dell’infortunio. Esclusi i lungodegenti Sottini e Cecchetto, tutti gli altri sono a disposizione».

Focus sulla Ternana. «Affrontiamo una squadra in salute. Hanno vinto meritatamente contro la Reggiana e ad Ascoli la sconfitta non ci stava. Sono una squadra con qualità. L’inizio difficile credo sia da ricondurre ai problemi societari, ma ora che hanno fatto quadrato tra di loro credo troveremo una compagine che ha voglia di fare risultato».

Un Cittadella che non muore mai. «Quest’anno siamo andati sotto spesso, ma altrettanto spesso abbiamo rimediato la situazione iniziale. Sono contento da un certo punto di vista, al tempo stesso vorrei che non avessimo sempre partenze ad handicap e mi piacerebbe mantenere la porta inviolata in qualche partita in più. Crederci sempre e non mollare mai sono concetti fondamentali per una squadra come il Cittadella. Aggiungo che chi subentra lo fa sempre con il piglio giusto, cambiando la gara come contro il Lecco e questo aspetto mi gratifica molto. Serve insistere su questi punti».

Dopo le difficoltà riscontrate contro Como e Lecco, anche la Ternana si presenta al Tombolato con la difesa a 3. «Di per sé non sono i sistemi di gioco a determinare le difficoltà, quanto le caratteristiche dei giocatori che ti impongono delle uscite diverse. Quello che conta sono sempre l'atteggiamento e le distanze in campo. Il nostro mantra è restare sempre corti e compatti in campo. Dopo esserci cascati con il Como ed aver rischiato con il Lecco mi auguro che contro la Ternana la lezione sia appresa».

12 punti in 8 partite, contro la Ternana un test per capire le potenzialità del gruppo granata. «Ogni partita è un test e la gare più pericolose, almeno per noi, sono storicamente quelle che arrivano dopo una vittoria importante, vedi Sampdoria, dove molliamo incosciamente. Stiamo battendo molto su questo aspetto con il gruppo, per questo auspico continuità domani contro la Ternana. Arriviamo da un buon periodo, mentalmente siamo liberi, mi aspetto di vedere un Cittadella con personalità, in grado di imporre il suo gioco. La classifica è buona e non posso lamentarmi, al tempo stesso voglio di più. Ricordiamoci come sono arrivati i punti. Arriviamo da una settimana di lavoro, dopo quella precedente in cui avevamo giocato tre gare in 7 giorni. Contro la Ternana mi aspetto una partita da Cittadella, in cui non devono mancare sudore e sacrificio».

Chance per vedere Cassano dal 1' sulla trequarti. «Può partire dall'inizio, ma come sempre ci sono tantissime valutazioni da fare prima della decisione definitiva. In queste gare Cassano ha fatto vedere di più a partita in corso perché spesso ci sono più spazi nella ripresa. Le sue caratteristiche tecniche mettono in difficoltà chiunque, è un dubbio mi porto dietro fino a domani».

Sono tornati i gol da palla inattiva, già 2 in 8 partite. «Ci stiamo lavorando di più, ma possiamo fare meglio. Tutto dipende dalla cattiveria e i tempi che ci mettiamo durante l'esecuzione delle punizioni o dei corner. Manca un tiratore sui calci da fermo? Credo sia una questione di ripetitività del gesto. I giocatori preposti si allenano duramente in questo senso e cercano di migliorarsi quotidianamente. I rigoristi? Li decido io e Pittarello, oltre a Cassano, sono tra i papabili. Poi sappiamo che il penalty è una questione molto delicata a livello psicologico».

Difesa in emergenza, è arrivato il momento di Rizza sull'out sinistra. «Sta crescendo e si sta abituando a giocare in una linea difensiva a 4, dopo tanti anni a 5. Tatticamente ci ha messo un po' più di tempo, sicuramente è un giocatore che può darci una mano».

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