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«Recuperiamo le energie perse a Catanzaro ed approcciamo al meglio contro il Lecco»

Mister Gorini, neo papà, in conferenza stampa pre gara disegna la sfida contro il Lecco dell'ex Crociata, valevole per l'8° giornata del campionato di Serie BKT

Dopo il buon pari di Catanzaro, il Cittadella torna a giocare in casa per l'ottava giornata di campionato. Avversario di giornata il Lecco di mister Foschi. Per gli uomini di Gorini, un'occasione ghiotta di riscatto dopo la pesante sconfitta interna contro il Como di una settimana fa. Queste le dichiarazioni dell'allenatore del Cittadella in conferenza stampa pre gara, decisamente raggiante per la nascita del suo primogenito Alessandro.  

Introduzione sui singoli. «Catanzaro è stato un impegno tosto a 360°. L'obiettivo era recuperare energie il più in fretta possibile in vista di Lecco. I giocatori stanno bene, oltre i soliti Cecchetto e Sottini sempre out. Pandolfi ed Amatucci stanno bene e domani ci saranno»

Analisi sul prossimo avversario. «Se non approcciamo bene il Lecco può essere un trappolone. Il Lecco è una buona squadra. Ha cominciato tardi, ma hanno dei valori e vanno presi con le molle. Dispongono di giocatori di categoria, tra cui Crociata. Vengono da una sconfitta e verranno a dare battaglia. Se pensiamo che con il Lecco sia facile, significa che non abbiamo appreso la lezione di Como. Domani sarà fondamentale avere l'approccio giusto. Il Lecco gioca a 3 come il Como? Sicuramente adotteremo delle contromisure. Penso il Lecco verrà qui puntando sulle ripartenze. Dovremo essere pazienti e molto concentrati, a differenza di Como. Teniamoci in testa la lezione di Como per il Lecco ed anche la Ternana»

Lecco e Ternana in casa, punti salvezza importanti già ad ottobre. «Lo sono, come tutte le gare. Affrontiamo due squadre che hanno avuto difficoltà e che possono portarci più insidie rispetto ad una Sampdoria dove abbiamo "meno da perdere". In casa dobbiamo vincere, ma lo dobbiamo fare con equilibrio e con l'atteggiamento giusto. In B non ci esistono gare facili. Anche se tutto il mondo si aspetta che vinciamo contro il Lecco, io dico che servirà fare fatica e sudare di più di quanto fatto a Catanzaro»

Indicazioni positive da Catanzaro. «Abbiamo ritrovato il nostro spirito, dopo averlo smarrito contro il Como, è stata positiva la reazione della squadra. Abbiamo affrontato una squadra con un tipo di gioco molto rodato e in certi momenti ci hanno messo in difficoltà. Siamo stati bravi a tenere botta e portare a casa il punto. Ora è fondamentale recuperare le energie, perché ne abbiamo sprecate tante, allenatore incluso».

Angeli, un bel debutto al Ceravolo. «Sono molto contento per lui. Ha qualità e doti importanti. Mercoledì ha capito cosa voglio da lui. Il fatto che sappia giocare bene a calcio è un valore aggiunto, al tempo stesso da lui mi aspetto che difenda al meglio. Può fare una carriera importante a patto tenga alta l'asticella a livello difensivo. Noi puntiamo sui giovani, li facciamo crescere, ma qui non possiamo aspettare nessuno. Lui l'ha capito, esattamente come Rizza e Sanogo, che sino a questo momento stanno giocando poco. L'ccasione per dimostrare le loro qualità arriverà».

Il solito problema del gol delle punte. «Il ruolo della punta è molto particolare. Mentalmente quando segni, tutto viene più semplice. Dobbiamo insistere in quello che stiamo proponendo e loro devono trovare cattiveria e convinzione. Loro devono stare tranquilli, consapevoli di avere più cattiveria nella chiusura dell'azione».

Pavan, Vita e Branca, in campo anche contro il Lecco. «Hanno sempre giocato perché ricalcano la mentalità Cittadella e per favorire l'inserimento dei nuovi, trasferendo determinati messaggi in campo. Ora valuterò i recuperi e vediamo come stanno. In caso ci sono valide alternative».

Il grande ex Crociata. «Ha deciso l'Empoli dove mandarlo. Sono scelte alla fine, con tutta una serie di interessi che coinvolgono tante parti in causa. Crociata ha dato tanto e sono convinto che se fosse rimasto sarebbe cresciuto ancora di più».

Il Cittadella più affammato dell'epoca Gorini. «Questo è il gruppo che ha più fame, proprio perché in tanti arrivano da categorie inferiori. In B avere fame vuol dire tanto e da questo punto di vista siamo cresciuti. A livello di coesione devo dire che lo siamo sempre stati, anche negli anni precedenti».

Chiusura su Enrico Baldini. «Può dare tanto perché ha doti importanti. Deve trovare sicurezza mentale e dalla sua voglia di vincere. Tanto dipenderà da lui e spero di averlo a pieno regime il prima possibile».

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