rotate-mobile
Sport

Cori razzisti nella gara Lazio-Padova: chiusa la Fattori, inibiti il presidente e un dirigente

Il tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, presieduto da Roberto Proietti, ha deciso di chiudere al tifo l'area, ha multato di 5mila euro la società inibendo il presidente Giuseppe Bergamin per 20 giorni e il dirigente Massimo Candotti per 40

Sono passati cinque mesi dalla gara disputata nel pre-season tra Lazio e Padova, ad Auronzo di Cadore, in cui i tifosi fischiarono e ulularono al calciatore di colore Keita, ed è arrivata la decisione del tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, presieduto da Roberto Proietti.

I PROVVEDIMENTI. Secondo quanto si legge nella sentenza "il tribunale ha inflitto un’ammenda di cinquemila euro al Padova, disponendo la chiusura del settore ‘Tribuna Fattori’ dello stadio Euganeo per la gara di campionato con il Sudtirol (18esima giornata del girone B di Lega Pro, si gioca domenica 11 dicembre alle ore 18.30). La società veneta era già stata deferita in seguito ai cori e alle grida dal contenuto "offensivo ed espressione di discriminazione razziale indirizzate al calciatore della Lazio Keita Diao Baldè in occasione dell’amichevole disputata lo scorso 20 luglio ad Auronzo di Cadore". Il Tribunale ha quindi "disposto l’inibizione per 40 giorni nei confronti di Massimo Candotti, dirigente delegato ai rapporti con la tifoseria del Padova, e l’inibizione per 20 giorni nei confronti di Giuseppe Bergamin, all’epoca dei fatti presidente e legale rappresentante della società”. Nessun ricorso verrà presentato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cori razzisti nella gara Lazio-Padova: chiusa la Fattori, inibiti il presidente e un dirigente

PadovaOggi è in caricamento