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Stadio Euganeo, atletica leggera: ci sarà anche il campione Howe in gara domenica

Sale a 30 il numero dei medagliati olimpici e mondiali in pista, per una delle più grandi edizioni di sempre

Ci sarà anche lui domenica allo Stadio Euganeo. Andrew Howe è la new entry dell’ultima ora nel cast del Meeting internazionale “Città di Padova” di atletica leggera. Il primatista nazionale del lungo torna a saltare allo Stadio Euganeo a distanza di 10 anni dal titolo vinto nell’edizione 2007 dei Tricolori assoluti, organizzata proprio a Padova: fu il suo anno migliore, quello del record italiano (8.47), del titolo europeo indoor e dell’argento iridato. Nella città del Santo l’azzurro proverà a ritrovare la magia di allora, sulla strada dei Mondiali di Londra.

LE CIFRE. Con lui, l’evento organizzato da Assindustria Sport raggiunge la cifra tonda: sale infatti a 30 il numero dei medagliati olimpici e mondiali in gara, in quella che si preannuncia come una delle più belle edizioni di sempre.

100. Sui blocchi di partenza tre uomini capaci di abbattere il muro dei 10”: lo statunitense Isiah Young (9”97) e il primatista nazionale del Sud Africa Henricho Bruintjies (9”97), che proprio domenica compirà 24 anni (auguri!). Al cast si è aggiunto nelle scorse ore anche un terzo “bolide”, lo sprinter giamaicano Nickel Ashmeade, campione olimpico con la fenomenale 4x100 del suo paese e un personale sui 100 di 9”90. I colori azzurri saranno invece difesi dal campione italiano Federico Cattaneo e dal padovano Jacques Riparelli.

800. Grande sfida tra Amel Tuka, medaglia di bronzo a Pechino 2015 e primatista nazionale del suo Paese, l’uomo dei Balcani che sa mettere in fila gli specialisti africani, e Mohamed Aman, campione iridato nel 2013, due medaglie d’oro mondiali indoor, con il polacco Artur Kuciapski, campione europeo under 23 2015, lo statunitense Erik Sowinski, bronzo mondiale indoor 2016, e l’azzurro Giordano Benedetti pronti a inserirsi nella contesa.

1.500. Il curriculum più prestigioso è quello del neozelandese Nick Willis, primatista del continente australiano ma, soprattutto, medaglia di bronzo a Rio 2016, dove ha concesso il suo bis da podio dopo l’argento a cinque cerchi di Pechino 2008. Sulla sua strada una concorrenza agguerrita, guidata dal gibutiano Ayanleh Souleiman, campione iridato indoor 2014, dalla medaglia d’oro dei Giochi Panamericani Andrew Wheating, ma attenzione anche a un nome di cui si sentirà parlare a lungo, quello della rivelazione 16enne Justus Soget, che detiene il record del mondo Allievi (3’32”97) firmato a Nairobi lo scorso 24 giugno. E per l’Italia c’è il campione assoluto in carica Joao Bussotti.

110hs. Miglior tempo per il giamaicano Ronald Levy (13”05), segito dal campione nazionale cubano 2017 Yordan O’Farrill (13”19). Nutrita pattuglia azzurra: si ripeterà il duello che animato l’ultima edizione degli Assoluti tra la medaglia d’oro di Trieste Lorenzo Perini e quella d’argento Hassane Fofana.

400hs. Il keniano Bonface Mucheru, medaglia d’argento olimpica a Rio 2016, contro il quattro volte campione iridato Bershawn Jackson, l’argento ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e ai Mondiali di Mosca 2013 Michael Tinsley e il campione nazionale britannico Jack Green, bronzo agli Europei di Amsterdam 2016 con la 4x400, in una gara che promette assoluto spettacolo, e che vede gli azzurri Lorenzo Vergani, José Reynaldo Bencosme e Leonardo Capotosti pronti a ripetere la sfida che animato gli ultimi Tricolori.

LUNGO. L’ingresso dell’ultima ora è di quelli che fanno rumore: Andrew Howe torna infatti a saltare allo Stadio Euganeo a distanza di 10 anni dal titolo italiano vinto nell’edizione 2007 dei Tricolori, organizzata proprio a Padova. In pedana con l’azzurro, tutti atleti che hanno un personale sopra agli 8 metri, con in prima fila il messicano Luis Rivera, sul terzo gradino del podio ai Mondiali del 2013, un PB di 8.46 che è anche il record nazionale del suo paese. Il campione mondiale junior cubano Maikel Massò, talento emergente da 8.28, l’australiano Henry Frayne, argento mondiale indoor 2012 (8.27), l’inglese Dan Bramble, finalista iridato indoor 2016 (8.21), e gli azzurri Kevin Ojiaku e Stefano Tremigliozzi proveranno a impensierirlo.

200. Nessuna donna come lei. Con sei vittorie in specialità individuali e in staffette è l’atleta che ha conquistato il maggior numero di medaglie d’oro ai Giochi olimpici nella storia della regina degli sport: Allyson Felix è la stella di questa edizione del Meeting. Sulla sua strada due avversarie temibili aggiunte al cast nelle ultime ore: le giamaicane Shalonda Solomon, campionessa mondiale 2011 con la 4x100, e Shashalee Forbes, campionessa nazionale in carica, argento a Rio con la staffetta veloce. Non è tutto: attenzione anche alle americane English Gardner, oro olimpico a Rio con la 4x100, Joanna Atkins e Phyllis Francis, entrambe iridate indoor con la 4x400 nel 2014, Candace Hill, medaglia d’oro ai mondiali juniores nel 2016, e Kaylin Whitney, che salì alla ribalta nel 2015 realizzando il record mondiale under 18 dei 200 (22”47). E ci sono anche la britannica Dina Asher-Smith, medaglia di bronzo a Rio con la 4x100, all’esordio stagionale nel mezzo giro di pista, specialità nella quale è la campionessa europea in carica, l’ucraina Yelizaveta Bryzgina, bronzo a Londra 2012 con la 4x100, la brasiliana Rosangela Santos, bronzo a Pechino 2008 con la staffetta, la campionessa nazionale sudafricana Alyssa Conley, e le azzurre Gloria Hooper, tricolore in carica, e Giulia Riva.

400. L’americana Jessica Beard, tre volte oro iridato con la 4x400 Usa, contro la specialista del Botswana Lydia Jele, già oro ai Giochi Africani con la 4x400 del suo paese, e forte del migliore primato personale tra le atlete al via (50”32, con cui è stata anche in vetta alle liste stagionali del 2017). Ma anche Verone Chambers, argento mondiale indoor con la nazionale giamaicana con la 4x400 e l’azzurra Maria Enrica Spacca, bronzo europeo con la 4x400 2016.

800. La “cubana di Padova” Yusneysi Santiusti, semifinalista a Rio e pronta per il minimo che la porti a Londra, catalizzerà sicuramente su di sé gli applausi dell’Euganeo. In gara con lei diverse specialiste in grado di “tirarla” come l’americana Ajee’ Wilson, argento mondiale indoor 2016, la bielorussa Ilona Usovich, più volte a medaglia ai Mondiali indoor, la polacca Joanna Jozwik, due volte sul podio agli Europei, e la cubana Rose Almanza. Tante potenziali vincitrici per un doppio giro di pista che promette spettacolo.

1.500. C’è la britannica Hannah England, argento mondiale del 2011, ma soprattutto spicca la presenza della sua connazionale Laura Muir, primatista continentale al coperto dei 1.000 e dei 3.000, due medaglie d’oro vinte agli Europei indoor di Belgrado e protagonista di un grande inizio di 2017. Dovranno guardarsi dalla keniana Mary Kuria e dall’australiana Zoe Buckman. E tra i motivi d’interesse c’è anche la presenza della ventenne etiope Anna Dibaba, ultimo “prodotto” della famiglia più veloce del pianeta.

100HS. L’americana Dawn Harper, oro olimpico a Pechino 2008 e argento a Londra 2012, un personale di 12”37, contro la bielorussa Alina Talay, medaglia di bronzo a Pechino 2015, ma anche campionessa europea dei 100 metri ostacoli a Helsinki 2012 e due volte campionessa europea indoor dei 60 metri ostacoli a Goteborg 2013 e Praga 2015. A provare a infastidirle l’americana Bridgette Owens e la giamaicana Megan Simmonds. Per l’Italia Veronica Borsi.

TRIPLO. La campionessa nazionale bielorussa Iryna Vaskouskaya troverà sulla sua strada l’azzurra Dariya Derkach, fresca della vittoria di Trieste ai Tricolori, e la colombiana Yorsiris Urrutia, finalista ai Mondiali di Pechino 2015 e medaglia di bronzo ai Giochi Panamericani dello stesso anno.

ALTO. Gara da copertina. L’altista russa Mariya Lasitskene-Kuchina si presenterà a Padova in condizioni strepitose: la campionessa iridata in carica è infatti volata a quota 2.06 al meeting Athletissima di Losanna pochi giorni fa. A sfidarla la polacca Kamila Licwinko, campionessa mondiale indoor 2014, primatista nazionale del suo paese. Le attenzioni degli appassionati saranno però rivolte anche ad Alessia Trost e a Desirée Rossit, che inseguono la miglior condizione. Attenzione anche all’americana Inika McPherson, finalista a Rio.

ASTA. La stella è lei: l’astista greca Katerina Stefanidi, che nel 2016 ha conquistato il titolo di campionessa europea ad Amsterdam e quello di campionessa olimpica ai Giochi di Rio de Janeiro e che poche settimane fa, al Golden Gala di Roma, ha firmato la miglior prestazione mondiale stagionale (4.85). In caso di serata storta potrebbe disturbarla la primatista nazionale slovena Tina Sutej (4.61). Stellina di casa la veronese (padovana d’adozione) Elisa Molinarolo, oro a Trieste.

PESO. La padovana Chiara Rosa si presenta in pedana dopo aver conquistato il 13° titolo italiano consecutivo all’aperto nel peso (nessuno meglio di lei). L’atleta da battere è, però, l’ungherese Anita Marton, alle spalle una lunga sequenza di allori internazionali tra cui il bronzo di Rio e due vittorie ai campionati europei indoor.

I RISULTATI. Sarà possibile seguire i risultati del Meeting in tempo reale dal sito www.atleticamondiale.it e a questo link diretto: https://www.fidal.it/risultati/2017/COD6005/Index.htm.

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