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Un esempio per tutti: inaugurato a Padova il “Festival della Cultura Paralimpica”

È stata l’Aula Magna dell’Università degli Studi, a Palazzo del Bo, a ospitare martedì 5 il primo appuntamento dell’edizione 2019 del Festival, in programma fino a giovedì 7 novembre

Promuovere lo sport come strumento di inclusione, benessere e per il superamento di ogni forma di barriera, fisica e culturale: è questo lo spirito che anima il Festival della Cultura Paralimpica, evento ideato dal Comitato Italiano Paralimpico giunto al suo secondo anno di vita. Quest’anno il Festival si è spostato a Padova, in un ideale accompagnamento verso il 2020, quando la città sarà Capitale Europea del Volontariato. In omaggio a una delle città italiane più belle, il Festival di Cultura Paralimpica si svolge in vari luoghi della città, a cominciare dalla sua Università, una delle più antiche e prestigiose del mondo. Ed è stata proprio l’Aula Magna dell’Università degli Studi, a Palazzo del Bo, a ospitare il primo appuntamento dell’edizione 2019 del Festival.

L'inaugurazione

Ad aprire l’evento sono stati il Magnifico Rettore Rosario Rizzuto, il Presidente del CIP Luca Pancalli, il Sindaco di Padova Sergio Giordani, l’Assessore al territorio, il Presidente del CSV Padova Emanuele Alecci e il giornalista RAI Lorenzo Roata, ideatore della rubrica SportAbilia dedicato al mondo della disabilità sportiva. Con loro il giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e televisivo Gianluca Nicoletti e i campioni del nuoto paralimpico Simone Barlaam e Federico Morlacchi, reduci dai trionfi ai Mondiali di Londra. Spiega Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico: «Siamo passati da una stazione a una Università, a voler sottolineare un comitato che ha una grande responsabilità non solo quella di curare la dimensione tecnico-agonistica dei nostri campioni, ma anche quella di sancire il diritto allo sport per tutti, perché lo sport è condivisione di differenze, condivisione di passioni».

Rosario Rizzuto

Aggiunge Rosario Rizzuto, rettore dell'Ateneo patavino: «Questa è l’Università della libertà. Oggi parlare di libertà significa parlare di diritti per tutti, di piena realizzazione. La libertà è la nostra stella indicatrice. Garantire a tutti la piena realizzazione vuol dire guardare al futuro e farlo anche attraverso lo sport e l’inclusione, aspetti fondamentali della formazione di una persona».

Sergio Giordani

Parola poi al sindaco Sergio Giordani: «Questo Festival si inserisce alla perfezione nella cultura di questa città che è città che non discrimina. Ogni discriminazione sarà veramente superata quando considereremo questi ragazzi innanzitutto come sportivi. L’obiettivo è quello di mettere i nostri ragazzi nelle condizioni migliori per praticare sport. Fare sport significa mettere una persona disabile nelle condizioni di pensare a quello che ha e non a ciò che ha perso».

Simone Barlaam e Federico Morlacchi

Presenti alla cerimonia anche i campioni di nuoto paralimpico Simone Barlaam e Federico Morlacchi, che hanno parlato della vittoria ex equo ai Mondiali di Londra: «La vittoria non l’abbiamo divisa, l’abbiamo condivisa, il che significa che non vale la metà, bensì il doppio. È stata una trasferta incredibile, oltretutto la medaglia d’oro condivisa ci ha permesso di superare gli Stati Uniti nel medagliere e di vincere la classifica finale».

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