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Sport Abano Terme

Maratona fitness in piscina: al Columbus 300 partecipanti e 1500 euro in beneficienza

Nell'impianto di Abano la gara di solidarietà in favore della Città della Speranza. Ingresso gratuito, musica fino a mezzanotte, tante testimonianze dagli sportivi padovani

Mille e cinquecento euro raccolti per la Città della Speranza e 300 partecipanti. Positivo l’esito della prima maratona di acquafitness proposta dal Columbus Thermal Pool che ha ottenuto un bel successo di pubblico e di risultati in termini di donazioni.

FESTA DEL FITNESS. L’ingresso per partecipare alla più grande, lunga e buona lezione di fitness dell’estate, era gratuito: ogni partecipante ha contribuito con una libera donazione e in più la direzione ha deciso di devolvere anche l’incasso degli utenti che non hanno partecipato all’evento, ma hanno pagato il normale biglietto per usufruire delle corsi per il nuoto o della piscina idromassaggi. L’evento si è svolto dalle ore 18 di mercoledì 14 giugno e si è concluso alle ore 24 dello stesso giorno; inizialmente l’idea era di assegnare turni di mezz’ora a testa per ognuno dei 15 istruttori di acquafitness, ma ben presto la situazione è “sfuggita di mano” e a far lezione erano gruppi di istruttori, con un effetto emotivo e scenografico grandissimo.

Acquafitness benefico al Columbus

CITTÀ DELLA SPERANZA. L’impianto di Abano, è da sempre attivo per iniziative di raccolta fondi che devolve a scopo benefico ed è particolarmente sensibile ai progetti di ricerca della fondazione Città della Speranza che si occupa di neoplasie pediatriche. “L’obiettivo di questo evento è aiutare i bambini ammalati di patologie neoplastiche – sottolinea Stefania Fochesato, past president dell’istituto di ricerca –, e farlo attraverso un’iniziativa divertente è anche un messaggio di speranza per loro e le loro famiglie, di averli presto qui, non nei nostri pensieri ma partecipanti in prima persona”.

LE TERME. “Abbiamo un’acqua termale unica al mondo – commenta Guido Taglia, direttore dell’impianto – e in particolare nelle nostre vasche la raccogliamo a 80° C e la raffreddiamo senza immissione di acqua potabile fredda: il risultato è di riceverne interamente tutti i benefici, sia d’inverno, sia d’estate. Ci è sembrato molto bello dare l’opportunità di questa “coccola” a chi ha partecipato, facendo anche del bene agli altri”.

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