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Meeting, record Wells e Armstrong Stella Mazzenga, oro a Benedetti

Gli americani segnano due nuovi primati nei 100 a ostacoli e nel lancio del peso. Record mondiale nei 400 per la padovana appena approdata nella categoria master W80. L'atleta delle fiamme gialle vince gli 800 metri

L'atletica ha regalato grandi emozioni ai seimila spettatori accorsi allo stadio Euganeo domenica sera per assistere al Meeting di Padova. Nuovo record del mondo stabilito dall'ex professoressa padovana Emma Mazzenga che, da poco approdata alla categoria master W80, ha siglato la miglior prestazione dei 400 nella sua categoria, bloccando il cronometro dopo 1'31"21 (demolito l'1'40"45 dell'americana Polly Clarke, datato 1990). Due i nuovi primati della manifestazione realizzati in questa XXVII edizione. Kellie Wells ferma il cronometro dei 100 a ostacoli dopo 12"75, migliorando di 4 centesimi il tempo fatto registrare nel '98 dalla nigeriana Angela Atede. L'americana, medaglia di bronzo ai giochi olimpici di Londra, si concede ai fotografi e incita il pubblico: urlando il suo "I love you" al microfono. Lo statunitense Dylan Armstrong, dal canto suo, scaglia il peso a 21.19 metri (precedente: 21.13 del connazionale Jim Dohering, datato addirittura 1993). Armstrong, medaglia di bronzo agli ultimi mondiali e primatista nazionale del suo Paese, apre la prova a 20.03 e piazza il lancio decisivo già al secondo turno. Fra gli azzurri, soddisfazione per Giordano Benedetti, oro negli 800 metri.

PROTAGONISTI ANCHE I MERRITT. Ma i due primatisti non sono stati gli unici a dar prova di sé, a partire dai due Merritt. Aries Merritt, campione olimpico e primatista mondiale, chiude la serata dominando i 110 a ostacoli in 13"30: "A Padova ho trovato un pubblico più caldo che a Mosca", ha commentato dopo la gara. LaShawn Merritt, forse in assoluto la stella più attesa, "divora" il giro di pista: il campione del mondo 2013, due volte oro olimpico, blocca il cronometro dopo 45"18 ma, alle sue spalle, tiene bene il vicentino Matteo Galvan, terzo in 45"57: è la seconda sua miglior prestazione di sempre.

400 FEMMINILI. in questa disciplina ad avere la meglio è stata la favorita della vigilia, la russa Antonina Krivoshapka, oro e bronzo a Mosca tra 4x400 e prova individuale, e qui capace di fermare il tempo dopo 50"86, davanti all'americana Jessica Beard (51"05), che già le era arrivata dietro in staffetta. Più attardate Libania Grenot (quarta, 51"58) e Kseniya Ryzhova - l'atleta del bacio sul podio di Mosca, molto "cercata" da fotografi e telecamere - subito alle sue spalle in 51"89.

LE SFIDE NEL TRIPLO. Will Claye, bronzo a Mosca e argento a Londra, piazza la zampata del sorpasso all'ultimo salto, da 16.75 metri, andando superare un pur ottimo Fabrizio Schembri, fermo a 16.63. A proposito di azzurri: molto contento Giordano Benedetti, primo nel doppio giro di pista al fotofinish, davanti al burundiano Antoine Gameke (1'46"93 contro 1'47"06): "Una bella iniezione di fiducia: non è facile mantenere la concentrazione dopo un appuntamento come quello di Mosca, ma sapevo di stare bene" ha dichiarato il portacolori delle Fiamme Gialle.

SPRINT A STELLE E STRISCE. L'americano Isiah Young sorprende il giamaicano Nesta Carter (10"22 contro 10"27) e Alexandria Anderson batte Carrie Russell (11"05 contro 11"14). Un po' sottotono Felix Sanchez nei 400 hs, che vanno all'americano Justin Gaymon 49"37.

ATLETICA PARALIMPICA. Grandi e meritati applausi per Martina Caironi, campionessa a Londra e primatista mondiale, che ha dominato i 100 metri (T42), tagliando il traguardo in 15"48, vicina al primato mondiale che già le appartiene.

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