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Morte Piermario Morosini, l’autopsia non basta: servono altri esami

E' stata effettuata l'autopsia sul corpo del 25enne giocatore. Stando ai primi risultati non sarebbe emerso nulla di evidente per cui servono ulteriori approfondimenti. Al vigile urbano che ha bloccato il passaggio all'ambulanza, intanto, è stato notificato un provvedimento disciplinare

A due giorni dalla morte, è stata effettuata oggi l’autopsia sul corpo di Piermario Morosini 25enne ex giocatore biancoscudato.

L'AUTOPSIA NON BASTA. L’autopsia, durata 6 ore, non ha evidenziato nulla di macroscopicamente rilevante tano che sono necessari ulteriori approfondimenti sia per rilevare particolari difetti genetici, sia per escludere possibili cause tossicologiche.

GARA DI SOLIDARIETA'. Nel frattempo si è aperta una vera e propria gara di solidarietà per aiutare la sua famiglia e la sorella disabile: dal campione dell'Udinese Totò Di Natale al presidente Marcello Cestaro tutti sono uniti per prendersi cura della famiglia.

IL RICORDO BIANCOSCUDATO. Un ricordo particolare è arrivato anche dal capitano Vincenzo Italiano: “Siamo tutti increduli e addolorati. Era un bravo ragazzo” e da Raffaele Schiavi che con lui ha condiviso tanti momenti. Su facebook il difensore lo ha ricordato con una foto toccante.

AUTO DEI VIGILI URBANI. Per quanto riguarda la vettura dei vigili urbani che ha bloccato il passaggio dell’ambulanza, è stato aperto un procedimento disciplinare nei confronti del vigile responsabile che è ancora sotto shock. La famiglia, rappresentata oggi dal cugino Piergiulio Morosini, ha nominato un perito di parte, la dottoressa Cristina Basso di Padova, in rappresentanza della sorella di Piermario.

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