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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Valsugana rugby, in lotta per la salvezza: ora è tempo di rendere possibile l’impossibile

Quella disputata al Plebiscito il 6 aprile contro il Verona è stata, per la squadra patavina, una delle partite più importanti di tutto il campionato. Tolta la commozione e incassato il colpo, è tempo di lottare

Uno sport importante per la nostra città è sicuramente il rugby. Nel massimo campionato italiano la città del Santo conta, nel 2019, ben due squadre: il Petrarca e il Valsugana. Tra loro, per tutta una serie di motivi, non c’è competizione. Aprile è un mese decisivo, e dopo aver disputato molti match, ne mancano ora solo due per finire la stagione.

Non è una partita qualunque. In campo c’è molto di più

Ma c’è una partita in tutto questo campionato che merita di essere raccontata, ed è quella che si è disputata sabato 6 aprile al Plebiscito. In sfida il Valsugana contro il Verona. Non è un incontro qualunque. In campo c’è molto di più: ci sono vite, ci sono storie, ci sono anni di allenamento e affezione alla squadra. Parliamo del Valsugana che quest'anno è cresciuta molto. Una squadra con dei giocatori a cui è quasi impossibile non voler bene e ieri, in via Geremia, a sostenerla c’erano tra gli altri Saccardo (capitano del Petrarca), Ragusi (sempre del Petrarca), ma anche molti altri sportivi.

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Atmosfera da finale scudetto

Il match disputatosi è di quelli “salvezza” e la voglia di vincere è tanta. E lo sanno bene i tifosi che da subito si sono organizzati con bandiere blu e bianche, coriandoli, fumogeni, ecc.. Atmosfera da finale scudetto come a maggio 2018 tra il Petrarca e il Calvisano. Inizialmente è una festa, che esplode al fischio d’inizio. Il Valsugana parte bene, è convinto. Il primo tempo finisce 20 a 16, ma poi il risultato finale è 23 a 26 a favore del Verona.

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Non è finita

Durante la partita l’esclusione di colpi non è solo in campo ma anche negli spalti. Così tra cori, trombette, applausi e grida arrivano gli junior del Valsu che, con maestria, battendo le loro manine nei plexiglass delle gradinate condiscono il tutto con il suono tipico dei tamburi. Una gara così sentita che al fischio finale tutto esplode in una commozione irreale e non solo da parte del pubblico bianco blu, ma anche dai giocatori stessi che, sebbene impegnati con polemiche e proteste per l’arbitraggio, alla fine hanno preferito gli applausi e l’affetto degli spalti. Non è finita, mancano ancora due partite, ora è tempo di crederci e di rendere possibile l’impossibile.

Per rivedere la partita cliccare qui.

[Foto articolo dalla pagina facebbok ufficiale del Valsugana rugby - Foto di Alessandra *Elwinga* Lazzarotto Photography]

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