Nel contempo lo stesso Marchesi è diventato commissario straordinario di Arpav per il periodo necessario alla nomina del nuovo direttore generale dell'agenzia
Precipitazioni diffuse, nevicate consistenti su zone montane e pedemontane fino a quote
collinari con probabili accumuli anche su pianura centro-nord al mattino di lunedì: queste le previsioni per i prossimi giorni
Negli ultimi giorni hanno prevalso condizioni di alta pressione al suolo, con tempo in prevalenza stabile, ventilazione molto scarsa e formazione di foschie e nebbie soprattutto nelle ore più fredde
Dalle misure effettuate emerge che i parametri critici sono gli stessi che meritano particolare attenzione a livello provinciale: l’ozono nel periodo estivo, le polveri fini PM10 e il benzo(a)pirene, specie nel periodo invernale
Le previsioni di Arpav indicano nel corso del pomeriggio precipitazioni in ulteriore diradamento a partire da sud-ovest con possibili rovesci o locali temporali a tratti ancora forti, specie su pianura e costa nord-orientali
Le concentrazioni hanno superato in alcune stazioni la soglia di informazione di 180 µg/m3, definita come il "livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione"
I livelli di concentrazione dell’acido solfidrico sono ben al di sotto del limite proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la protezione della salute umana, però talvolta viene superata la soglia prevista sempre dall'OMS per gli "odori fastidiosi"
La colpa è dell'alga Euglena Sanguinea, le cui cellule, addensate fra loro, formano - come suggerisce il nome latino - una pellicola rosso "sangue" in superficie
Confrontando il dato complessivo riferito al 2005 delle medie annuali di PM10 con il corrispondente per il 2019, si osserva una riduzione percentuale del 46% per le stazioni di traffico e del 37% per le stazioni di fondo
La ragione dell’attenuazione dei picchi dell’ozono è, almeno in parte, da ricollegare all’instabilità meteorologica che ha caratterizzato il mese di giugno, il secondo più piovoso dal 1994, e che ha evitato fino ad oggi lunghi periodi di stabilità e caldo intenso
Era l'8 luglio 2015: il tornado provocò un morto, 92 feriti, circa 100 milioni di danni, 500 case lesionate di cui 90 da abbattere, 400 sfollati, capannoni e negozi scoperchiati, decine di auto da rottamare e danni alle produzioni agricole
all’analisi effettuata emerge che le polveri fini e ultrafini e gli ossidi di azoto mostrano un decremento nei valori di concentrazione in relazione agli interventi del governo
Con l’inizio dell’estate astronomica, condizioni di tempo tipicamente estivo in Veneto dopo due decadi di giugno fresche e piovose. Le temperature continueranno ad aumentare
Lo studio presenterà i risultati preliminari relativi all’osservazione dei trend degli inquinanti in marzo cui seguirà un aggiornamento per i mesi successivi.
Il monitoraggio ha evidenziato quali elementi di criticità le polveri fini Pm10 - in termini di numero di superamenti del limite giornaliero - e l’ozono: nella stazione di via Carli superata in merito anche la soglia di allarme
Uno studio congiunto di Arpav e Università di Padova ha dimostrato un calo del 20% dell'inquinamento luminoso nell'area di Padova nel periodo tra marzo e aprile
La situazione generata dall’emergenza Covid-19 ha rappresentato un evento unico che ha permesso di studiare gli effetti delle importanti restrizioni sulle emissioni in atmosfera e sui livelli di inquinamento dell’aria
L’Agenzia veneta non solo mette a disposizione i propri dati ma ha un ruolo attivo di contributore scientifico e tecnico per il campionamento a livello nazionale
È stato presentato da Sistema Nazionale delle Agenzie, Istituto Superiore di Sanità ed Enea il progetto "Pulvirus", che indagherà sul legame fra inquinamento dell’aria e Covid 19 e di cui farà parte anche Arpav Veneto
Il picco è stato registrato sabato 28 marzo dalla centralina di Granze con 142 µg/m3, ma ovunque i valori hanno superato di due volte il limite giornaliero. Arpav spiega il perché
Nonostante anche il bollettino Arpav di lunedì 16 marzo attesti allerta zero in tutta la regione, in molti hanno osservato che in questi ultimi giorni le centraline non hanno rilevato valori bassissimi di inquinamento da polveri