L'annuncio è dell'assessore Bressa: «Previsto l’azzeramento del canone di occupazione del suolo pubblico per tutto il periodo di lockdown in favore delle attività chiuse per decreto. E proporrò un nuovo posticipo per la prima rata della Tari»
Alle ore 21 di martedì 28 aprile molti bar e ristoranti di Padova e provincia hanno acceso le loro luci - come annunciato in giornata - per sensibilizzare sulla chiusura forzata causa Coronavirus
Filippo Segato, segretario di Appe Padova: «Gli esercenti sono allo stremo, non ce la fanno più a sopportare questa prolungata inattività. Lanciamo una petizione online per chiedere alle istituzioni un ripensamento temporale»
Spiega l'assessore al commercio: «Grazie a questa disponibilità potremo sicuramente meglio gestire le esigenze di baristi e ristoratori. Importanti novita anche per Tari e canone di occupazione di suolo pubblico»
Ad avanzarla è l'assessore regionale Roberto Marcato: «Sia autorizzata anche la modalità “drive” o "car delivery", in quanto la vendita per asporto permette facilmente il rispetto delle misure di sicurezza e costituisce un aiuto fondamentale a beneficio del settore»
L'Associazione Provinciale Pubblici Esercizi stila un pacchetto di richieste per soccorrere 500 attività e tremila posti di lavoro. Perdite registrate per 300 milioni
Il presidente Patrizio Bertin avanza una ferma richiesta a tutte le amministrazioni comunali della provincia per dare respiro alle attività commerciali costrette alla chiusura
Spiega l'assessore al commercio del Comune di Padova: «Abbiamo bisogno di tutto tranne che di una paralisi in questa fase già così complessa. Perché le persone, quando potranno uscire, preferiranno stare all'aperto»
«Apprezziamo gli sforzi del Governo preannunciati nel Decreto Liquidità ma per evitare i fallimenti servono velocità, zero burocrazia, certezza dei tempi e soprattutto risorse vere»
Il ministero dell'Interno ha reso noti i dati relativi alle verifiche messe in campo per vigilare sul contenimento del contagio dal 10 marzo al 1 aprile
Pugno duro da parte dei militari dell'Arma che portano avanti controlli serrati nell'intero territorio provinciale per il rispetto delle normative di contenimento del Coronavirus
Un locale in zona Stazione è stato bersaglio di un furto a opera di ignoti la notte tra martedì e mercoledì. Dopo la scoperta alla riapertura ora sul fatto indaga la polizia
I carabinieri dell'intera provincia anche nella giornata di mercoledì hanno proseguito le verifiche sul territorio elevando sanzioni e denunce nei confronti di privati e commercianti
Spiega l'assessore Bressa: «Dopo le 18 le attività possono fare consegne solo a domicili evitando che il momento della consegna preveda contatti personali. Solo le attività artigianali e commerciali che non hanno il limite di chiusura alle 18 possono invece consegnare anche per asporto (esempio pizzerie take away e gelaterie senza licenza di somministrazione)»
Proseguono i controlli da parte dei carabinieri per vigilare sul rispetto delle pratiche per il contenimento del Coronavirus. Dodici le denunce per spostamenti e attività aperte
Il legale rappresentante e il barista del locale C-Class di via Bernina sono stati denunciati durante un controllo per verificare il rispetto delle norme per limitare il Coronavirus
«Aggiornamento importante per bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie: come abbiamo chiesto possono realizzare servizio di asporto dopo le ore 18 con ingressi strettamente limitati al ritiro del pasto, senza produrre assembramenti e facendo mantenere la distanza di un metro tra le persone»
Una prima stima Appe calcola in 120 milioni di euro le perdite di fatturato del settore nei prossimi tre mesi. Crisi economica che potrebbe causare, se non arginata per tempo, una fortissima crisi occupazionale
L'associazione è critica verso le nuove misure di sicurezza imposte dal decreto ministeriale per limitare il rischio di contagio da Coronavirus e realizza un banner da esporre
Tra le nuove misure di sicurezza per contrastare il contagio del coronavirus c’è anche quella che raccomanda alle persone di mantenere una distanza di almeno un metro l'una dall'altra, anche in bar e pasticcerie
Nessuna prescrizione per bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie, pub e similari, che possono rimanere aperti nei consueti orari senza però poter organizzare feste ed eventi. Chiuse, invece, discoteche e locali notturni