Con la dispensa papale si chiude definitvamente la vicenda di don Luca Favarin. Sospeso a divinis da parte della Diocesi ormai parecchi mesi fa, arriva ora anche l'atto ufficiale direttamente da Roma
Intervista al prete sospeso per il suo lavoro sull'accoglienza. Siamo entrati nella sua "azienda". Lui: «Non viene apprezzato il nostro metodo di lavoro, ma senza che ci sia stata una vera e propria valutazione. Qui non si è mai visto nessuno della Curia a vedere come lavoriamo. Se c'entra la nostra attività? Credo proprio di sì»
Il prete noto per la difesa dei diritti Lgbt e perché da anni lavora per l'accoglienza dei migranti si sfoga. Ora è difficile che la frattura con la Diocesi possa essere rientrare. La replica: «Noi facciamo carità, non imprenditoria»
La cooperativa "Percorso Vita" si è aggiudicata la gestione del locale che si affaccia sulla Cappella degli Scrovegni. Favarin da anni gestisce comunità e progetti simili, ma il Carroccio denuncia il licenziamento delle due bariste che lì hanno lavorato per dieci anni
«Sembra quasi si voglia ammettere che è quella la strada che devono percorrere, tutti questi ragazzi, quella dello spaccio. Poter fare della propria vita un percorso positivo deve valere per tutti», ha detto don Luca Favarin
Con una nota ufficiale la polizia ricostruisce la vicenda dopo la denuncia su Facebook del sacerdote per un presunto caso di abbandono di una persona incinta all'ottavo mese
Il parroco denuncia: «L’uomo da cui viveva l’ha ripetutamente picchiata e apostrofata volgarmente tanto che i vicini non hanno potuto che accorgersi di quanto stava accadendo»
«Domenica, a Pozzonovo, apriremo i festeggiamenti per le prossime festività proprio con l’inaugurazione del presepe allestito nel Comune, la casa di tutti i cittadini»
Un dialogo a tratti paradossale, in cui però è svelato che anche il vescovo Cipolla, quello vero questa volta, non ha per nulla gradito l’uscita di Don Luca Favarin
Di queste ben 110 sono di Padova e provincia. L'assessore regionale Donazzan "punzecchia" don Luca Favarin: «La risposta più bella alla sua provocazione sensazionalista»
Dalla comunità di via Cave dove sono ospiti 25 migranti, il religioso si dice disgustato difronte alla polemica che infiama sulla questione nuovi arrivi a Nordest