Un Ginko biloba per Jina Mahsa Amini la giovane kurda uccisa a Teheran nel 2022. La sua tragica vicenda ha dato vita al movimento "Donne, vita e libertà", represso violentemente dal regime iraniano
Nelle ultime settimane gli arresti si sono intensificati e qualche giorno fa uno zio di Mahsa Amini è stato fermato e l’avvocato della ragazza, Saleh Nikbakht, è comparso in tribunale per rispondere del reato di “propaganda contro la Repubblica islamica”
Esposto sulla Gran Guardia uno striscione a sostegno delle proteste in Iran su iniziativa dell’Unione Donne Italiane e Curde a sei mesi dalla morte di Mahsa Amini
«In Iran sono centinaia le giovani avvelenate nella aule delle nostre Università. Due di queste hanno perso la vita. Il Governo ha anche arrestato i genitori che protestavano. La repressione è figlia della paura del regime»
Iniziativa coordinata e organizzata dai Giuristi Democratici di fronte al Palazzo di Giutizia. Grande partecipazione da parte di avvocati e giudici, rigorosamente in toga, ma anche di tante associazioni e cittadini
Per esprimere unitariamente la loro vicinanza e il loro sostegno, le tre sigle sindacali hanno organizzato un flash mob che mercoledì 26 ottobre si svolgerà in contemporanea, alle ore 17 in punto fino alle 18, davanti a tutte le sette prefetture del Veneto
L'iniziativa è stata organizzata dagli attivisti di +Europa e ha riscosso un grande interesse da parte della collettività. La scintilla è partita dal 13 settembre scorso quando fu uccisa a Teheran, Mahsa Amini
Manifestazione di supporto alla popolazione che in Iran sta protestando dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta tre giorni dopo essere stata arrestata dalla polizia morale per non aver indossato correttamente l’hijab
In via Altinate c'è un negozio gestito da due giovani donne iraniane che seppur lontane partecipano alle proteste nel loro Paese: «Una vera e propria rivoluzione, che vi chiediamo di sostenere facendo sentire la nostra voce». Lunedì scorso erano in trecento a manifestare sotto Palazzo Moroni
A lanciare l'allarme è Confapi Padova, che evidenzia come l’export verso Turchia, Iran, Libia, Iraq e Siria sia letteralmente crollato nel giro di un anno
"Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace", si chiama così l'appello di giovani universitari che invitano alla mobilitazione in risposta alle tensioni tra Usa e Iran